Stasera è in programma il posticipo dell’undicesima giornata tra Inter e Verona con l’opportunità per i nerazzurri di scavalcare il Milan, fermato sul pareggio dalla Sampdoria, proprio in prossimità del derby alla ripresa dagli impegni delle nazionali per le qualificazioni ai prossimi Europei.
Se l’Inter ha la necessità di vincere per sistemare la propria classifica, il Verona ha un altro tabù da sfatare stasera a San Siro: quello di trovare una vittoria che rappresenterebbe la prima in assoluto nella storia dell’Hellas contro i nerazzurri a Milano. In 36 partite tra campionato e coppa Italia infatti, lo score tra le due squadre vede 25 vittorie per l’Inter, 11 pareggi e la casellina zero sulle vittorie degli scaligeri.
Per provare ha sfatare questo tabù la società veneta si affiderà a tutta l’esperienza ed il carisma che il suo tecnico Andrea Mandorlini è riuscito a dare alla squadra da quattro anni esatti. Era il 9 Novembre del 2010 quando il presidente scelse lui per tentare di riportare il Verona dalla Lega Pro alla Serie A. Obiettivi raggiunti e consolidamento già dalla passata stagione nella massima serie con ottimo decimo posto conquistato.
Il tecnico ritornerà nello stadio che è stato la sua casa dal 1984 al 1991, per un totale 275 presenze e 13 gol. Lui era il libero di quella difesa bunker composta da Walter Zenga in porta, Giuseppe Bergomi e Riccardo Ferri in marcatura e splendidamente capitanata da Giovanni Trapattoni che conquistò lo scudetto dei record nella stagione 1988-89 e la Coppa Uefa nel 1991.
Interista nel sangue l’attuale allenatore del Verona che, però, oggi dovrà lasciare da parte i sentimenti e concentrarsi solo sulla gara. Anche perché, oltre che la mancanza di vittorie del Verona a San Siro, il suo personale score è una sorta di tabù contro i nerazzurri. Da quando ha iniziato la carriera di allenatore mai un successo contro l’Inter e stesso discorso vale con la statistica a confronto di Walter Mazzarri. Dal primo incontro nel lontano 2003, Mandorlini non ha mai superato il tecnico di San Vincenzo.