Con il derby di Milano ormai alle porte, La Gazzetta dello Sport riporta una lunga intervista al Principe Diego Milito che tanti derby ha deciso con le sue giocato segnando ben sei reti contro il Milan nelle stracittadine da lui giocate. Questi i punti focali dell’intervista realizzata dalla rosea:
Otto derby di Milano giocati: cinque vittorie, sei gol segnati, una tripletta: perchè lei non sbagliava mai quella partita?
‘‘Non è vero, nel derby del novembre 2010 con Benitez non avevo fatto schifo ma quasi. E mi ero pure infortunato”.
Si ma Abate ha rischiato con lei l’esaurimento nervoso….
”Dicevano che marchiavo i derby ma in realtà era il contrario. Ogni volta che entravo a San Siro per quella partita sentivo qualcosa di speciale dentro, una sensazione che non mi è mai passata”.
Dormiva prima di giocarlo?
”Dormivo ma era un sonno ansioso. E’ una sensazione che mi accompagnerà sempre finchè continuerò a giocare, quando verrà meno vorrà dire che qualcosa in me si sarà spento”.
Neanche un piccolo rimpianto, a parte aver giocato troppo poco con Palacio?
”Nella vita succede quel che succede, adesso conta che io sia felice. E lo sono”.
Palacio un pò meno: può essere davvero colpa del Mondiale?
”Rodrigo è uno che si martella abbastanza e il Mondiale può aver influito sia nella testa che sul fisico. Il peggio però è passato e quando ultimamente l’ho sentito per telefono era più rilassato. Sono sicuro che giocherà un gran derby. Il 4-3-2-1 è il modulo ideale per lui, potrà esaltare le sue qualità”.
E da finto trequartista come lo vedrebbe?
”Già fatto. Non ricordate allo Juventus Stadium?”.
Cosa vi dicevate prima di un derby?
”Parlavamo soprattutto delle aspettative dei tifosi e che in quella partita bisogna vincere, a prescindere dall’andamento del campionato”.
Dentro il cuore quale derby si porta?
”Senza dubbio il primo, 4-0 fuori casa. Per me due assist e un gol, una partita stravinta”.
Quella Inter era molto più forte di quella attuale?
”Anche questa è forte. Ho visto molte partite e posso solo dire che serve ancora un pò di tempo”.
Ma purtroppo nel calcio il tempo è sempre poco. Lo ha detto anche Mancini…
”Lui lo sa: in certe piazze non si possono attendere i risultati, è la storia a chiederlo. Però lui ha il vantaggio di conoscere bene l’ambiente nerazzurro e di essere amato dal pubblico di San Siro”.
I gol che Milito segnava per Mourinho potrà segnarli Icardi per Mancini?
”Siamo due giocatori diversi quasi in tutto ma trovo Icardi impressionante per la sua giovane età e i suoi margini di miglioramento”.
Quando la rivediamo a Milano?
‘‘Il 7 dicembre finisce il campionato e il 9 sarò lì. Non avrò modo purtroppo di vedere l’Inter”
Il vicepresidente Zanetti sì invece..
”Dovete ancora conoscere il meglio di Javier da dirigente”.
Questa Inter può tornare grande, parola del Principe.