Era il giocatore più atteso, soprattutto per le parole che Mancini aveva speso su di lui. Probabilmente per esigenze tattiche viene collocato sulla fascia e il talento croato ne risente molto. Non è affatto il suo ruolo abituale e spesso, infatti, si trova lontano dal cuore della manovra. Quando prende palla raramente si accende, anche perché i giocatori del Milan gli prestano un’attenzione particolare in marcatura. Non salta l’uomo, non trova il passaggio vincente ed è troppo morbido in determinate situazioni di gioco.
Poteva essere la serata di una grande consacrazione ma risulta un flop. Rest l’alibi della posizione in campo e la speranza è che sia stata solo una soluzione abituale. Nel recente passato aveva trovato sempre di più la sua dimensione, ora Mancini dovrà cercare di non snaturarlo troppo. Dovrà essere il fulcro di questa Inter.