L’ex capitano nerazzurro ed ora vice presidente del club Javier Zanetti ha parlato ad un evento organizzato da Fondazione Milan e Braun per il rispetto delle diversità e, nell’occasione, si è anche soffermato sulla sua ultima stagione da giocatore, oltre che a fornire interessanti spunti e consigli ai ragazzi d’oggi.
Ospite d’onore con il leggendario capitano e avversario Paolo Maldini, ‘Pupi’ ha analizzato la responsabilità che possono e devono avere gli uomini simbolo di squadre così importanti e mediaticamente esposte come quelle milanesi: ‘‘I giocatori sono dei punti di riferimento e i capitani ancora di più. L’umiltà è fondamentale soprattutto all’inizio della carriera quando si alternano scuola e allenamenti e una persona inizia a costruirsi come uomo prima che come calciatore. Il rispetto poi è una prerogativa determinante qualsiasi tipo di attività venga svolta in futuro”.
Poi su Mazzarri: ”Quando non mi ha messo in campo non è successo nulla. Arrivavo da un brutto infortunio e ho rispettato la sua scelta, anche se la voglia di giocare ed aiutare i miei compagni era davvero tanta. Ma nel calcio è importante rimanere sempre se stessi, dentro e fuori dal campo; è’ fondamentale il modo in cui si affrontano le difficoltá”.
Ed infine sulla sua luminosissima carriera: ”Aldilà dell’ultimo periodo un pò così, sono stato per tantissimi anni il capitano dell’Inter e tutto ciò mi renderà sempre orgoglioso. Ora per me è iniziato un altro capitolo e la mia nuova veste non mi dispiace affatto. Si sa che la vita di un calciatore finisce presto ed al termine ci si dedica alla famiglia e altri altri ruoli, cercando di rendersi sempre utili. La cosa importante è sapere che il calcio mi ha dato tanto e non ho rimpianti di tutto quello che sono riuscito a fare”.
This post was last modified on 27 Novembre 2014 - 18:09