Roberto Mancini si è insediato sulla panchina dell’Inter da due giornate di campionato ma, complice soprattutto un calendario molto difficile per la rosa attuale a disposizione del tecnico in attesa del tanto sospirato mercato di gennaio, i risultati non sono ancora arrivati con un solo pareggio nel derby all’esordio e la sconfitta contro la Roma per 4 a 2 all’Olimpico.
L’obiettivo è quello di cambiare il trend e dare una svolta alla stagione già dalla gara contro l’Udinese di domenica sera; a tratti (soprattutto nel derby) si è immediatamente visto un gioco più fluido rispetto a quello di Mazzarri e la trasferta di Roma si può tranquillamente inserire tra le partite ‘proibitive’ per l’Inter attuale.
Ma per arrivare alla tanto sospirata vittoria c’è bisogno come il pane dei gol degli attaccanti e, se per Icardi sono già sette i centri in campionato e Osvaldo è tornato al gol sia da ex che in Europa League dopo uno stop di un mese causa infortunio, ecco che all’appello mancano i gol di Rodrigo Palacio.
I numeri rispetto alla scorsa stagione sono purtroppo impietosi finora. Il Trenza, infatti, dopo 13 giornate e qualche spicciolo di coppa Italia era già quasi arrivato alla soglia della doppia cifra, con ben 9 centri, innumerevoli assist e tante prestazioni ricche di contenuti e delizie per il palato dell’esigente popolo nerazzurro.
A distanza di un anno la situazione è abbastanza allarmante in quanto, dopo 12 presenze in regular season e 2 in Europa League, il bottino di Rodrigo è ancora fermo alla casella zero e la via della rete manca da circa 7 mesi con la doppietta alla Lazio datata 10 Maggio. Un digiuno dal gol che può e deve avere tante spiegazioni e soprattutto tante cause, la prima delle quali è sicuramente attribuibile all’infortunio alla caviglia avvenuto in un amichevole prima dell’inizio del Mondiale.
Solo le continue infiltrazioni gli permisero di scendere in campo con l’Argentina fino alla finale di Rio de Janeiro ma, dopo le ferie ed il riposo, l’articolazione creò non pochi problemi per l’inizio della nuova stagione con corsetta e terapie che hanno fatto parte del suo programma per alcune settimane.
Nonostante la grande applicazione ed il sacrificio, la sua attuale forma fisica non è delle migliori e quello che più manca sembra proprio lo spunto e l’accelerazione nelle situazioni chiave del match. Un problema che il Mancio conta di risolvere il prima possibile perché i gol di un attaccante, capace di essere capocannoniere della squadra nelle ultime due stagioni, sono determinanti ai fini dell’obiettivo.
C’è chi pensa poi che i 32 anni ed un contratto in scadenza a Giugno 2016 possano rappresentare l’inizio di una naturale decadenza, ma Mancini ha già fatto capire che crede tantissimo nel suo attaccante tuttofare e le somme si tireranno come sempre alla fine con la certezza che il Trenza rispetterà le attese e tornerà presto a segnare con puntuale regolarità.