GdS – Parla Bergomi: “Mancio e Pippo, ora servono i risultati”

Nel consueto approfondimento de La Gazzetta dello Sport scritto da Beppe Bergomi viene sottolineata la necessità sia per Inzaghi che per Mancini di ottenere risultati concreti nelle ultime partite che li separano dalla pausa invernale. Inter e Milan, pur essendo staccate dai piani alti della classifica cui dovrebbero ambire per storia e blasone, hanno ancora tutte le carte in regola per puntare all’obiettivo dichiarato dai rispettivi club per questa stagione cioè il 3° posto che vale la Champions League.

Sicuramente il ritorno all’Inter di Roberto Mancini ha fin qui portato grandi innovazioni soprattutto dal punto di vista ambientale dopo che con Walter Mazzarri si era giunti a un punto di non ritorno con una spaccatura evidente soprattutto con la tifoseria e un San Siro che rumoreggia è sempre difficoltoso specialmente per i giocatori di meno esperienza che reggono meno la pressione.

Anche tatticamente si è vista fin da subito la mano del tecnico jesino che nel tentativo di giungere al suo preferito 4-3-1-2 ha immediatamente abbandonato il classico 3-5-2 mazzariano passando talvolta al 4-4-2 e più spesso al 4-3-3 dando ai giocatori soprattutto una scossa nell’approccio alla partita che nella gestione precedente era quasi sempre discutibile. Anche qui i risultati sono evidenti come il pareggio acciuffato in un match dall’alto tasso emotivo come il derby, la rimonta in 10 uomini contro il Dnipro in Europa League e soprattutto la mentalità da grande squadra che si è vista a Roma per un’ora di gioco quando per ben due volte i nerazzurri sono riusciti a pareggiare i gol degli avversari che fino a quel momento non avevano mai subito gol fra le mura amiche.

Adesso però è necessario rendere il discorso più pragmatico e passare dalle intenzioni ai fatti. E’ necessario assolutamente vincere contro l’Udinese per dare ulteriore morale alla squadra e puntare ad accorciare in classifica dalle prime per arrivare a gennaio con l’obiettivo stagionale ancora a portata di mano, magari facendo leva su un aiutino dal mercato.

Nel confronto fra i cugini il Milan sembra leggermente avanti non solo per i quattro punti in più in classifica ma anche per un’identità di squadra già trovata con l’ormai fisso 4-3-3 di Pippo Inzaghi. Meglio anche nella manovra rispetto ai nerazzurri anche se adesso ci sono tre importanti test contro Genoa, Napoli e Roma che potranno realmente rivelare la reale dimensione della compagine di Menez & Co.

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