Tante, troppe volte negli ultimi mesi l’Inter si è ritrovata ad affondare dopo aver esplicitamente dichiarato di voler mettere sul campo tutta la volontà di fare risultato, ottenendo oltre alle sconfitte anche qualche magra figura. Certo, che ogni giocatore di questo mondo cerchi di dare il massimo è cosa scontata, ma quando lo si afferma davanti alla stampa e ai tifosi si vuole sottolineare che in quella circostanza ci sarà un impegno ulteriore per raggiungere il proprio obiettivo. Peccato che spesso le intenzioni si siano perse nel nulla.
Basti pensare alle parole di capitan Ranocchia prima della rovinosa sconfitta interna subita dal Cagliari di Zeman, quando dopo le prime quattro incoraggianti giornate il numero 23 dichiarò in conferenza : “Tutti devono temerci quando vengono a giocare a San Siro. Noi siamo l’Inter, deve per forza essere così”. Parole sane, voglia di caricarsi e di caricare gli avversari di timori reverenziali, ma in campo non vanno le parole bensì la testa e i giocatori stessi e tutti sanno come è finito quel match, forse vero crocevia per questa ennesima stagione fallimentare.
Solo per pensare a un altro momento simile si può far riferimento al pre-partita di Parma-Inter, dopo che anche se in maniera fortunosa l’Inter di Mazzarri aveva ottenuto 6 punti grazie ai successi contro Cesena e Samp e tutti alla vigilia invocavano l’agognata continuità e in molti si sbilanciarono nel pronostico: “Dobbiamo sfruttare il fatto che il Parma sia in difficoltà per ottenere la vittoria. Non possiamo non pensare a prendere i tre punti”. Guarda caso, quel Parma si rivelò solo in quella partita una squadra compatta o semplicemente più vogliosa dei nerazzurri e pensare che abbiano perso 12 gare su 14 ma che l’Inter ci abbia perso 0-2 fa davvero riflettere sulla debolezza mentale di questa squadra e sulla sua mancanza di cattiveria sportiva.
Ultimo caso eclatante, la vigilia di questo Inter-Udinese. Tutti, fiduciosi del nuovo corso di Mancini avevano messo al primo posto l’obiettivo e la certezza di vincere nel posticipo di ieri. Da Ranocchia: “Conta solo vincere” a Guarin : “Dobbiamo regalare la vittoria ai nostri tifosi” passando per Kuzmanovic che si era dimostrato addirittura convinto : “Con l’Udinese non ci sarà partita”. Ennesima smentita.
E’ ovviamente necessario ribadire che mai queste dichiarazioni corrispondono a una mancanza di rispetto verso gli avversari ma la via mediatica è da molti ritenuta un mezzo per darsi forza, ricercare la propria autostima e dimostrare ai rivali di avere fiducia in sè stessi, magari per essere almeno minimamente temuti per la propria sicurezza di ottenere il successo. Sicuramente dopo le numerose smentite è necessario che tutti si rendano conto che la realtà si fonda sui fatti e non sulle semplici intenzioni, per quanto positive possano essere.
This post was last modified on 8 Dicembre 2014 - 11:22