Grinta e tenacia eleggono Medel tra i migliori acquisti dell’Inter di questo 2014. Si trasferisce dal Cardiff all’Inter la scorsa estate, firmando un contratto quadriennale. Forti parole accompagnano il suo arrivo: “Sono molto felice di essere finalmente arrivato all’Inter e sono pronto a raccogliere l’eredità a centrocampo di Esteban Cambiasso.“ Eredità ancora lontana, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello carismatico, ma il carattere ed il coraggio non gli mancano.
Il suo soprannome “El Pitbull” la dice lunga sul suo temperamento, calcisticamente parlando: grande determinazione, dinamismo e forza fisica, nonostante i soli 171 cm di altezza. Il cileno non è dotatissimo dal punto di vista tecnico, ma compensa il gap con i recuperi ed il suo atteggiamento da leader. È, infatti, un mediano tutta grinta, perfetto per fare coppia con un centrocampista più tecnico per alleggerirlo dai compiti di copertura.
Con una media di 65,92 passaggi riusciti a partita e 18 presenze in questo inizio di stagione, Gary è ormai un uomo indispensabile per il centrocampo nerazzurro, come evidenziato anche dal primo tempo dell’Inter contro la Lazio, quando la sua assenza è costata cara al team di Mancini.
Il suo è un calcio duro, costellato di forti scontri fisici che l’avversario teme e cerca di evitare. La sua esplosività ed il suo agonismo, infatti, sono risultati spesso ridondanti agli occhi degli arbitri europei. I suoi punti di forza? Tackle, senso della posizione, resistenza, inserimenti da dietro sulle palle alte e duttilità.
Grazie a questa sua ultima caratteristica, Medel è considerato il jolly della rosa nerazzurra: nell’ultimo Mondiale si è addirittura reinventato difensore centrale, ruolo che, secondo un suo compagno di squadra, preferisce.
Nell’Inter il suo ruolo di mediano a baluardo della difesa si è spesso rivelato fondamentale. Difficile fare a meno della sua personalità guerriero.
This post was last modified on 24 Dicembre 2014 - 13:31