Balotelli-Inter ancora insieme? Meglio di no: ecco perché

Mario Balotelli all’Inter, di nuovo. Solo questa frase ha creato una vera e propria rivolta sul web da parte dei tifosi nerazzurri. Ma partiamo dai fatti: il ritorno di Mario all’Inter non è ancora un’ipotesi concreta. Pare infatti che l’ex rossonero sia stato proposto dall’attivissimo Mino Raiola alla dirigenza della prima squadra di Balotelli in Serie A. L’alto ingaggio del centravanti della nazionale avrebbe però rallentato la trattativa. Altro segnale di un ritorno di Mario sono stati i vari commenti su Facebook fatti dal presunto profilo personale di Balotelli che la Gazzetta dello Sport ha riportato oggi, i quali vedevano Mario come voglioso di tornare a Milano sponda Inter. Un altro campanello d’allarme lo aveva lanciato la Curva Nord già a partire dalla trasferta di Verona con i cori contro Balotelli, pare infatti che la dirigenza abbia contattato la Curva per sapere come avrebbero reagito. 

Detto questo il ritorno di Mario Balotelli all’Inter sarebbe un passo indietro per il progetto nerazzurro per tre motivi. In primis l’Inter è stata l’unica squadra che è riuscita a guadagnare bene dalla cessione di Mario Balotelli. L’ex Presidente Moratti aveva infatti venduto Mario al Manchester City per 30 milioni di euro bonus compresi, dopo averlo comprato dal Lumezzane per 360mila euro. La plusvalenza è stata notevole e l’Inter ha conosciuto il miglior Balotelli in quel periodo sia dal punto di vista caratteriale che sportivo. Tornare sui propri passi sarebbe un errore anche per le finanza della società che non potrebbe mai e poi mai riuscire a riguadagnare quella cifra. Ricordiamo anche che sia il City che il Milan non sono riusciti a vendere Balotelli in modo soddisfacente. Si sono addirittura sprecati fiumi d’inchiostro per elogiare l’operato di Galliani, che ha semplicemente rivenduto Balotelli al Liverpool allo stesso prezzo con il quale lo aveva acquistato (20 milioni).

Il ritorno di Balotelli all’Inter creerebbe una frattura difficilmente recuperabile tra società e tifoseria. Ma a questo punto è doveroso dividere la tifoseria in due parti: da una lato gli appartenenti alla Curva Nord, dall’altro tutti gli altri. I tifosi nerazzurri da “divano e Social Network” (gli stessi che attaccavano Mazzarri) possono anche perdonare Balotelli a costo che si impegni e inizi a segnare con costanza, lasciando da parte tutte le vicende extra-calcistiche. In fondo Balotelli è cresciuto all’Inter e tutti lo abbiamo visto diventare grande con i colori dell’Inter, quindi il tifoso medio potrebbe cambiare idea e dimenticare il passato. Al contrario, la Curva Nord è pronta a iniziare una vera e propria battaglia con la società oltre che con il giocatore. E’ ancora aperta la ferita su quel post Inter-Barcellona, la maglia buttata per terra, gli insulti di Balotelli verso i tifosi. Tutto troppo difficile da dimenticare. I ragazzi della Curva spesso cantano “passeranno i giocatori, le annate e le società, ma noi siamo sempre qua”. Tutto ciò è vero, la CN69 viaggia in tutto il mondo per seguire la Beneamata, ma il ritorno di Mario sarebbe quasi un’offesa per loro. Balotelli potrebbe creare un clima disunito, proprio quello di cui Mancini e Thohir non hanno bisogno.

Infine, Balotelli non è più un giocatore agonisticamente utile alla causa di Mancini. Si sa che il tecnico di Jesi è personalmente affezionato a Mario, ma deve capire che questo non è il contesto giusto per riaverlo e rilanciarlo. D’altronde al City il loro rapporto amore/odio è continuato come all’Inter. Ma Balotelli è peggiorato non solo come persona ma soprattutto come giocatore. Quando giocava esterno d’attacco era micidiale. Spaccava le partite in due e creava occasioni da gol una dopo l’altra. Ma poi qualcosa si è rotto. Il giocatore ha iniziato a piacersi e a correre sempre di meno, tanto che Mancini lo ha spostato come prima punta al Manchester City. Al Milan l’involuzione di Balotelli è continuata tanto da costringere la società rossonera a rivenderlo in Inghilterra al Liverpool.

Per questi tre motivi sarebbe meglio che Balotelli non tornasse all’Inter. L’ultima parola, però, spetta a Thohir. 

 

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