Campionato in corso. La seconda giornata presenta Inter-Sassuolo, esordio stagionale in campionato in casa per i nerazzurri, già autori a San Siro di un’ottima prova nel turno preliminare di Europa League contro gli islandesi dello Stjarnan. C’è però bisogno di banchi di prova più impegnativi e i nero-verdi del chiacchierato Zaza, nuovo bomber della Nazionale, sono sicuramente più esperti rispetto alla squadra che prese 7 goal davanti al proprio pubblico un anno prima. Il Sassuolo è di sicuro più forte, ma di goal ne prende ugualmente 7.
L’Inter sfodera infatti una prestazione di grande livello, sin dal primo minuto aggredisce gli avversari e delizia il proprio pubblico con un gran calcio. Hernanes e Kovacic hanno piedi e intesa a centrocampo ed il croato è in una forma strepitosa: fornisce ad Icardi l’assist per il primo goal e sigla in maniera deliziosa il secondo, trovando la prima firma in campionato della sua carriera interista. Il cannoniere di giornata è però Icardi, che con un destro a giro da fuori area trova il tris. La goleada non si arresta visto che Dodò, dopo una pregevole cavalcata sulla fascia, permette a Osvaldo di trovare, come Kovacic, la prima gioia in campionato con la nuova maglia. Il Sassuolo è una squadra spaventata e lo spettro di un nuovo 7 a 0 si aggira minaccioso sull’erba di San Siro. Spettro che si tramuta in realtà quando nel secondo tempo Icardi, sempre su assist di Kovacic, e poi Osvaldo siglano altri due goal. La ciliegina sulla torta è messa da Guarin, giocatore in procinto di andarsene negli ultimi giorni di mercato e pronto a ripartire per l’ennesima volta. Né lui e né l’Inter riusciranno però a trovare quella continuità in grado di creare nuove partite del genere anzi, questo match è rimasto l’ultimo ricordo felice dell’esperienza milanese di Walter Mazzarri. La squadra nerazzurra non sarà più in grado di esprimere un gioco offensivo su certi livelli, non sarà più capace di trovare la porta con questa facilità, di vincere una partita in scioltezza, di lasciare Handanovic del tutto inoperoso e di imporre la propria legge ad un avversario.
Questa partita rappresenta finora l’eccezione che conferma la regola, quella di un’Inter che fatica a trovare gioco e risultati in maniera serena e duratura. Quel pomeriggio soleggiato di Milano rimane per ora un ricordo quasi sfuocato, un’illusione felice e divertente di una squadra che sembrava ritrovata e che si è invece di nuovo smarrita alla prima sconfitta e alle prime difficoltà.
This post was last modified on 30 Dicembre 2014 - 20:47