Il mercato dell’Inter è iniziato sotto i migliori auspici con l’acquisto importante di Lucas Podolski, giocatore forte ed in cerca di immediato riscatto dopo un periodo fatto di più ombre che luci a Londra sponda Arsenal.
Un’entrata che ha certo scosso il popolo di fede nerazzurra anche perché sembra proprio che Erick Thohir non voglia fermarsi al 29enne attaccante tedesco ma insista con i propri dirigenti per lavorare a fondo nel corso del mese di Gennaio per regalare a Roberto Mancini altri colpi di mercato che facciano fare quel salto di qualità necessario per l’approdo nella prossima edizione di Champions League.
I nomi più caldi sono quelli di Shaqiri con l’alternativa Lavezzi per il reparto offensivo e il nome di Lassana Diarra con vista Lucas Leiva per la cerniera di centrocampo. Taccuino importante che aumenterebbe lo spessore della rosa a disposizione del tecnico jesino, che già fantastica sulla sua creatura dell’imminente futuro.
Abbiamo provato a dare forma ai possibili 11 titolari nella mente di Mancini; un 4-2-3-1 con il giusto mix di quantità e qualità per provare ad inanellare tanti successi nella seconda parte di stagione.
In porta il confermatissimo Handanovic, linea a 4 con Nagatomo a destra, capitan Ranocchia e Andreolli centrali e Juan Jesus a sinistra; un tandem di mastini di centrocampo che rispondono al nome di Medel e Diarra (Lucas Leiva), ed alle spalle dell’unica punta Icardi un trio composto da Shaqiri (Lavezzi), Kovacic e Podolski (Palacio).
Un mosaico certamente di tutto rispetto per riprendere a marciare a buon ritmo, ma c’è da ricordare che la presenza di Yuto Nagatomo sarà limitata in quanto impegnato per la Coppa d’Asia in programma dal 9 al 31 Gennaio.
La variabile impazzita per lo scacchiere di Mancini riguarda il centrocampo, ovvero la presenza dell’eclettico Hernanes. Il ‘Profeta’ nelle ultime uscite non ha potuto rispondere presente a causa dei persistenti fastidi muscolari che ne hanno limitato l’utilizzo, ma la preparazione invernale lo sta rimettendo a lucido per la seconda parte di stagione e difficilmente il tecnico jesino si vorrà privare del suo estro e della sua duttilità qualora risulterà al top della condizione.
Un’Inter ancora in divenire insomma, dove spetterà a Mancini trovare la giusta quadratura per iniziare a proseguire spediti verso il comune obiettivo di tifosi e club.