I precedenti nerazzurri alle ore 12:30: il Genoa è avversario abituale

L’orario di pranzo, ormai diventato un’abitudine degli ultimi campionati di Serie A, ha visto i nerazzurri in campo in ben 10 occasioni. In questi appuntamenti l’Inter ha conquistato 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Bilancio più che favorevole che svantaggioso, anche se non ci si può ritenere completamente soddisfatti. Tra l’altro, di queste dieci partite, ben due sono state disputate contro il Genoa, avversario di domani in un orario che ormai rischia di diventare consuetudine tra le due squadre. Entrambi i match vennero giocati nella sciagurata stagione del 2012/2013, con l’Inter giunta nona e il Genoa in corsa fino all’ultima giornata per non retrocedere. Le due squadre non si fecero male in queste occasioni, finendo con un pareggio entrambe le sfide. A San Siro terminò 1 a 1, mentre a Genova la sfida si concluse con uno scialbo 0 a 0.

Sono altre due le squadre che i nerazzurri hanno affrontato in questo orario per ben due circostanze. Si tratta dell’Udinese e del Parma. I friulani hanno il merito di aver causato le uniche due sconfitte, sempre al Friuli, un 3 a 1 nel 2010/2011 e un 3 a 0 nel 2012/2013. Col Parma effetto invece opposto: 2 vittorie a San Siro, maturate nel 2010/2011 ( 5 a 2) e nel 2012/2013 (1 a 0).

Gli altri pareggi, oltre a quelli con il Genoa, sono avvenuti nella stagione 2010/2011 (o a o col Cagliari in trasferta) e in quella 2011/2012 (stesso risultato a Firenze).

In questo marasma di incredibile e ripetitive coincidenze elenchiamo gli ultimi due match, il primo e l’ultimo in ordine cronologico: anche qui un aspetto in comune, ossia il conseguimento della vittoria in trasferta. Nella scorsa stagione ci fu il roboante 7 a 0 in casa del Sassuolo con ritorno al goal di Milito (gli ultimi della carriera nerazzurra), mentre nel campionato del Triplete, giorno dell’Epifania, l’Inter di Mourinho espugnò il campo del Chievo per uno a zero, rete di Balotelli.

Domani ci sarà l’undicesimo impegno, il terzo contro il Genoa. Non ci sarà 2 senza 3? Speriamo sia la volta buona per non rispettare i detti popolari o almeno, l’eccezione che conferma la regola.

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