Il debutto di “Poldi” a San Siro: ottime giocate e una condizione da migliorare.

La partita di oggi conteneva molta attesa anche per il debutto casalingo di Podolski e quello generale di Shaqiri, i due grandi acquisti di questi primi giorni di mercato. Se lo svizzero non ha potuto saggiare il manto erboso di San Siro, il tedesco, quasi inaspettatamente, ha giocato per tutto l’arco del match; occhi dunque puntati esclusivamente su di lui.

Bilancio più che positivo. Nella posizione di esterno sinistro d’attacco nel trio alle spalle di Icardi, l’ex Arsenal si è trovato a proprio agio, mostrando una buona intesa con D’Ambrosio e producendo cose buone in entrambe le metà campo. Ottimi suggerimenti in profondità per l’ex Torino, delle buone percussioni palla al piede, qualche prezioso ripiegamento difensivo e la sensazione di non poter mai fare sciocchezze con il suo piede mancino. La palla gli resta incollata che è una meraviglia e le possibilità di perderla sembrano essere sempre ridotte allo zero. Anche il suo ingresso nello spogliatoio sembra esser stato metabolizzato in maniera più che positiva; ha incitato i compagni anche quando commettevano degli errori, oltre a mostrare una buona intesa sul campo. A testimonianza che giocatori di un certo calibro possono essere accolti solamente benissimo, consci dell’apporto e del salto di qualità che sono in grado di trasmettere e portare. E’ mancato solamente il goal, cercato soprattutto nel secondo tempo, quando però le energie stavano mancando e il Genoa tentava di raddrizzare il match. Bagnare un debutto con un goal è sogno di qualsiasi giocatore, ma ci sono tanti mesi e tante partite dinanzi per essere ancor più decisivo di oggi.

Unico aspetto da migliorare sensibilmente è quello della tenuta fisica. Il tedesco non aveva i 90 minuti nelle gambe per ammissione dello stesso Mancini, ma tra infortuni e condizioni più precarie di altri giocatori ha tenuto botta fino al triplice fischio. Nella seconda frazione ha giocato infatti meno palloni, proponendosi meno e aiutando meno in fase di non possesso. L’Inter era però in controllo del match e questo non ha pesato troppo su risultato e prestazione globale. Tra l’altro, anche in riserva, è stato capace di pennellare il cross per il goal della sicurezza di Vidic. Allenamenti e partite gli serviranno per mettere ancor più benzina nel suo serbatoio, con la speranza che il goal sia solo una questione di poco tempo. Possiamo però affermare con relativa sicurezza, almeno dopo una partita e mezzo, che Ausilio e Mancini hanno avuto un’intuizione brillante a portare a Milano questo giocatore. Benvenuto anzi, willkommen Poldi!

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