CorSera – L’Inter di Empoli non è tutta da buttare

Nell’edizione odierna del Corriere della Sera Fabio Monti analizza la gara di sabato a Empoli.
Dopo la vittoria contro il Genoa l’Inter era forse stata elogiata troppo, e dopo sabato al contrario è stata “retrocessa” a squadra che non c’è per il terzo posto. Da sempre l’equilibrio non è una caratteristica propria dei nerazzurri, ma bisogna riconoscere che l’Empoli ha giocato una grande partita e che Maurizio Sarri, alla prima stagione in serie A ha confermato di essere un grande allenatore.
La partita di sabato è stata negativa per gli errori dei singoli e non tanto per l’organizzazione del gioco, vale a dire, l’orchestra c’è, ma i solisti steccano. Proprio per questo la squadra non deve perdersi d’animo e deve continuare a seguire i propri obiettivi. I punti che mancano non sono quelli persi ad Empoli, dove anche l’Inter di Ronaldo aveva frenato. I punti che mancano sono quelli delle sconfitte contro il Cagliari, Parma e Udinese. Proprio nella partita contro i bianconeri friulani dopo l’1-1 la squadra si era persa d’animo, poi perdendo il match. A Empoli si è visto che la squadra ha sofferto e ha lottato pur sbagliando molto. L’Inter non ha giocato un gran calcio, ma questa non è una novità. Con la squadra costruita in estate le caratteristiche per esprimere un buon calcio non ci sono, si vince soffrendo.

Mancini sta cercando di aggiustare la squadra e di provare a conseguire l’obiettivo qualificazione in Champions, obiettivo superiore alla qualità del gruppo, ma non è impossibile, viste anche le prestazioni come nel secondo tempo a Torino. Ora servono un difensore centrale (Ranocchia dovrà stare ermo 15 giorni) e un regista. Era impossibile pensare che i neo acquisti Podolski e Shaqiri fossero pronti fisicamente, e Kovacic, visti i tanti impegni, non può sempre giocare 90 minuti.
L’Inter ha bisogno di serenità e soprattutto deve fidarsi di Mancini.

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