Profondo rosso in casa Parma. Mentre è ancora forte l’eco dell’uscita di scena di Antonio Cassano, nella giornata di oggi anche il resto della squadra ha deciso di mettere in mora la società emiliana. Una presa di posizione convinta, che verrà resa ufficiale nel momento in cui scadrà il termine previsto per il pagamento degli stipendi dei calciatori e cioè febbraio.
Dunque, si attenderanno i tempi preventivati, poi, eventualmente, si procederà con la messa in mora. I giocatori agiscono contro il club. Il momento buio, per il Parma, sembra non avere fine.
Tensioni forti, dunque. I giocatori agiscono contro il club, in una situazione sempre più buia. Ne ha parlato Daniele Galloppa, uno dei migliori nell’ultimo turno di Coppa Italia,
“Fino a questo momento abbiamo sentito solo parole da parte della società. Ora vogliamo i fatti”. Il riferimento del centrocampista va al pagamento delle ultime mensilità, con il 16 febbraio quale data limite imposta dalla squadra: “Dopo questo termine ci dovremo tutelare. Non possiamo fare altrimenti. Siamo stati più che corretti avvertendo il presidente. La nostra intenzione è quella di agire come gruppo dopo la scadenza del prossimo mese”.
E su Cassano: “Antonio ha fatto una scelta forte. Non si sentiva più stimolato. Contro la Juventus abbiamo dimostrato la nostra dignità. Io, comunque, rispetto la scelta di Antonio perché è stato onesto con se stesso”.