Mai l’Inter ha avuto un distacco così ampio dalla prima. Ben 24 punti la separano dalla Juventus capolista, con 7 sconfitte e soli 26 punti conquistati che valgono il 13° posto. Nemmeno Mancini si sarebbe immaginato un avvio del genere. Non credeva fosse tanto difficile tornare alla guida dell’Inter. Con i risultati che tardano ad arrivare, come funghi spuntano i detrattori del tecnico jesino. Fra le varie accuse, il trattamento troppo favorevole che riserva ai suoi giocatori. Ne danno esempio le due giornate di riposo concesse come prassi, seppur dopo la sconfitta casalinga contro il Torino.
I tifosi cominciano a brontolare. Colui che era stato accolto come il salvatore della patria, si sta rivelando un fallimento? Per valutare c’è bisogno di tempo. Non è la solita frase di circostanza, in questo caso il Mancio ha davvero bisogno di tempo.
Da quando si è insediato sulla panchina interista ha stravolto tutto. La squadra era pensata per giocare in un modo, il modo che Mazzarri prediligeva. Anche il mercato estivo era stato ponderato naturalmente con questa consapevolezza. Ma con Mancini tutto è cambiato. Con il mercato invernale appena conclusosi ha ricevuto qualche pedina fondamentale per il suo modulo preferito: il 4-2-3-1. In questi due mesi di ambientamento, molti giocatori hanno giocato adattati in ruoli poco confacenti alle loro caratteristiche. Ecco perchè potrebbe cominciare da ora un’analisi imparziale sull’operato di Mancini. Ora che la società bene o male lo ha accontentato.
Sembra ingeneroso criticare un allenatore che ha vinto ovunque è andato, ma sembra altrettanto lecito farlo dopo un avvio così poco incoraggiante. Con il passare delle partite potrebbero affinarsi le intese fra i calciatori nel nuovo modulo, i nuovi acquisti dovrebbero tornare in forma. E gli sprazzi di gioco visti fino ad ora dovrebbero aiutare l’Inter a trovare e mantenere quella continuità di risultati e rendimento che manca da ormai troppi mesi.
Il Mancio chiede tempo per dare forma al suo calcio, i tifosi fremono dalla voglia di tornare a sostenere una squadra competitiva. Il compito è difficile, ma è nelle difficoltà che si nota un grande allenatore, e Mancini lo è, e saprà venirne fuori.