Una vittoria che manca dalla sfida col Genoa, per l’Inter stasera sono importanti i tre punti ma la sfida col Palermo dovrà essere affrontata con la giusta lettura tattica.
VAZQUEZ E DYBALA
Sono l’incubo difensivo se in serata di grazia, Paulo Dybala e Franco Vazquez rappresentano estro e classe dei palermitani, furetti che corrono a tuttocampo possono essere tra i brutti sogni della ritrovata coppia di centrali Ranocchia e Juan Jesus. Come Miccoli anni fa che in parecchie occasioni ha castigato l’Inter ecco che il tango che proveranno i due argentini sarà un pericolo costante per la difesa nerazzurra.
BATTAGLIA A CENTROCAMPO
Gli uomini di Iachini si schierano con un centrocampo operaio e sempre attento, Barreto in questo momento è l’uomo in più dei suoi, con Rigoni pronto ad impostare e far ragionare la squadra. Un 3-5-2 che ha sulle fasce Lazaar e Morganella e che va a scontrarsi con un reparto interista in cui non c’è un “cagnaccio” pronto a recuperar palloni come Medel, ma si vuole impostare tutto con un gioco sostanzialmente ragionato e con molta attenzione sull’out di destra e sinistra.
KOVACIC ILLUMINA SAN SIRO
E’ il giocatore col numero 10, è colui che deve imitare ciò che in tempi d’oro ha fatto il suo mister, è Kovacic a giocare l’ennesimo “compito in classe” di un’annata piena di esami a tratti insoddisfacenti. Accanto a lui troverà il compagno di lingua e di nazionale Brozovic, una sorta di “taglia e cuci” pronto a bloccare gli attacchi e inventare gli assist pericolosi, senza i lampi del genio di Linz l’Inter si gioca una buona fetta del posticipo di stanotte.
ATTACCO, SE NON TIRI NON SEGNI
Si lamentava Icardi: lui segna se gli arrivano palloni; il far salire la squadra e cercare di arrivare alla conclusione facendo tutto da solo è nei limiti del “puntero” nerazzurro. Con Palacio ancora alle prese con una caviglia ballerina e Shaqiri ancora in ritardo di condizione è Icardi a dover catalizzare su di se le attenzioni del reparto difensivo rosanero, con un tridente Daprelà-Gonzalez-Terzi aggirabile con inserimenti improvvisi del numero 9.
IN PANCA, FIDATEVI DI MANCINI
Son state parole che somigliano a quelle di un padre al figlio che ha preso un brutto voto a scuola Roberto Mancini ai tifosi ha detto “Fidatevi di me” toccando con mano inquietudini e timori di una tifoseria alle prese con un calvario. Non sarà semplice per il Mancio sfidare Iachini, uno che ha superato anche le tensioni con Zamparini e ora artefice di un miracolo Palermo ai bordi della zona Europa.
This post was last modified on 8 Febbraio 2015 - 16:39