L’Inter cambia modulo e vince, anche senza Kovacic. E a giugno..

I nerazzurri hanno dato una grande prova di forza nel match di ieri sera contro il Palermo: un 3-0 che non lascia dubbi.

La chiave della vittoria di ieri (oltre che un clamoroso errore di Dybala a porta vuota), è stato il nuovo assetto tattico proposto da Mancini: 4-3-1-2, con a centrocampo un rombo che vedeva Shaqiri trequartista, con Guarin e Brozovic che spesso si proponevano in avanti, coperti attentamente da un ritrovato Medel.

Tutti i centrocampisti hanno disputato un’ottima gara, ma la novità più interessante è stata lo spostamento di Shaqiri dalla fascia alla trequarti, ruolo fino ad ora ricoperto da Kovacic. Lo svizzero ha dimostrato che in quella zona del campo ha più spazio, può esprimere al meglio le proprie doti tecniche oltre a poter sfruttare maggiormente la propria velocità.

Vista la grande prestazione dell’ex Bayern Monaco, quella di ieri è una soluzione che potrebbe essere riproposta anche in futuro. E Kovacic? Il croato è entrato a gara in corso, Mancini ha voluto mandargli un messaggio: così non va. Dall’inizio del suo ritorno in panchina, il tecnico ha ripetuto più e più volte di come si aspettasse sempre di più da un giovane di prospettiva come Kovacic. Di tutta risposta, il numero 10 interista ha infilato una serie di prestazioni sempre più negative, tanto da “conquistarsi” la panchina contro il Palermo. Ora, visto l’ottima prestazione di Shaqiri da rifinitore e la grande intesa che c’è stata tra Medel, Guarin e Brozovic, ora Kovacic rischia di perdere definitivamente il posto da titolare.

L’Inter funziona, anche senza Kovacic: da capire quale sarà d’ora in poi il suo ruolo nella squadra nerazzurra. Anche perché si parla ormai da settimane di una possibile cessione di Icardi per fare cassa, ma mentre l’argentino accumula gol su gol, il croato delude: potrebbe essere lui il sacrificato a giugno?

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