Davide Santon parte seconda.
Il giovane terzino di Portomaggiore si sta mettendo in mostra per dedizione e disciplina, calandosi da subito nella nuova realtà e nei dettami tattici di mister Mancini.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, il ritorno di Davide “il bambino“, come era solito chiamarlo Josè Mourinho, si sta rivelando un’ottima intuizione del ds Ausilio.
La storia con l’Inter, dopo la maturazione nelle file della primavera, inizia con il debutto contro la Roma e soprattutto, tutti ce l’hanno ben stampata nella memoria, con la partita di Champions League contro il Manchester United di un certo Cristiano Ronaldo. Una partita di sacrificio e disciplina contro il giocatore più forte del mondo che lo portò alla consacrazione definitiva.
Poi un leggero declino, dovuto anche all’infortunio che il ragazzo ha patito al ginocchio e che gli ha fatto ritardare la definitiva crescita, culminato con la sua cessione.
Oggi, dopo esser diventato padre, si ripresenta all’esigente pubblico nerazzurro, cambiato.
Si è messo subito al riparo da voci e critiche che gli sono piovute addosso appena atterrato a Malpensa, per le presunte interviste rilasciate dopo la sua cessione e ha iniziato a lavorare duramente sotto la guida del tecnico, che ne ha subito apprezzato le qualità sportive ed umane.
Alla decima presenza Santon diventerà a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter per lo scattare dell’obbligo di riscatto. Tra campionato ed Europa League il giocatore avrà modo di raggiungere questo obiettivo facilmente, soprattutto grazie all’idea che Mancini si sta facendo di lui.
L’Inter dovrà versare nelle casse del Newcastle 3,7 milioni e sarà ben felice di farlo se avrà trovato ciò che Mancini cerca da tempo, un terzino vecchia maniera che sappia spingere ed appoggiare la manovra offensiva senza dimenticare la fase di copertura.
Il ragazzo ce la sta mettendo tutta per diventare un punto fermo dell’Inter che verrà.
Bentornato Davide.
This post was last modified on 11 Febbraio 2015 - 12:49