Cambia l’allenatore, arrivano nuovi uomini, mutano gli schemi e girano tutti, ma Gary Medel è sempre in campo. Lui è l’antirivoluzionario.
Come ricorda la Gazzetta dello Sport, Mancini ormai lo considera imprescindibile: “Medel giocherà quasi tutte le partite, è molto utile. Da copertura ai due centrali, è aggressivo e corre tantissimo”.
Ciò che sorprende è la grande quantità di palloni toccati dal cileno che, nonostante non abbia piedi eccellenti, sbaglia davvero poco. Saranno anche passaggi comodi e vicini (ma bisogna poi trovare tempi e modi giusti), ma i passaggi positivi sono 1225, quindi 61,25 di media. Tocca un’infinità di palloni, dà equilibrio, intercetta (61 palloni) e recupera quanto perde (149): mai in negativo.
Di Medel si parla poco, quasi nascosto dai grandi nomi che lo circondano, eppure lui con il lavoro sta convincendo sempre più che l’investimento di 8 milioni rateizzati in 3 anni, sia stato davvero un affare.