Il portale web Bestmovie.it riporta l’intervista di Zanetti in occasione della proiezione del film dedicato a lui Zanetti Story.
BM: Javier, per te è la prima volta su grande schermo: come sei stato coinvolto nella realizzazione di questo film?
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Il primo contatto c’è stato 4 anni fa: quando me l’hanno proposto ho detto subito sì, ma appena tornato a casa ho pensato “in che razza di guaio mi sono cacciato?”.
In realtà è stata un’esperienza bellissima, cominciata con una lunga intervista tra me e i registi. Poi siamo stati in Argentina dalla mia famiglia, dai miei amici, e nel campetto dove ho iniziato a giocare. Tornati in Italia, l’unica scena che ho girato, non molto tempo dopo l’operazione al tendine d’Achille, è stata quella in cui corro per una strada sterrata (vedi la clip in calce all’intervista, ndr)».
BM: Il tuo documentario è solo l’ultimo esempio del rapporto tra cinema e sport, due mondi che si sono incrociati spesso. Qual è il tuo film sportivo preferito?
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Adoro Ogni maledetta
domenica di Oliver Stone: il discorso di Al Pacino
alla sua squadra negli spogliatoi è incredibile, davvero un’ispirazione. Ci sono tanti luoghi comuni. ma ciò che riesce a trasmettere è molto potente».
BM: C’è un allenatore che ti ha mai fatto un discorso simile prima o durante una partita?
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Bielsa e Cuper erano persone dal grande temperamento, ma se ne dovessi scegliere uno direi José Mourinho
. Durante la partita contro la Dinamo Kiev in Ucraina alla fine del primo tempo perdevamo uno a zero: eravamo fuori dalla Champions. Negli spogliatoi ci ha detto che avrebbe rischiato il tutto per tutto mettendo altri attaccanti e ci ha dato una carica incredibile. Quella partita l’abbiamo vinta e pochi mesi dopo è arrivata la Coppa».
BM: Con tutti i tuoi impegni in agenda, riesci a trovare del tempo per andare al cinema con la tua famiglia?
«Con mia moglie Paula ci andavo molto spesso, ma ora con due figli e tutto il resto le opportunità sono poche. Il cinema, però, mi piace moltissimo e ci tornerò sicuramente il 27 febbraio (ride: è il giorno dell’uscita del documentario, ndr). Il mio film preferito è Amarsi, con Andy Garcia e Meg Ryan: una storia d’amore che avrò visto mille volte, ma mi emoziona sempre».