Mateo Kovacic, da perno dell’Inter a panchinaro ormai fisso. La sua involuzione sa tanto di momento psicologico difficile più che fisico. Mancini sembra poter fare a meno di lui: con uno Shaqiri trequartista che migliora giorno dopo giorno, con Medel e Guarin in netta ripresa e con il connazionale Brozovic che gli ha rubato anche l’ultimo posto disponibile a centrocampo, ora Kovacic sembra ai margini del progetto.
Contro il Celtic ha guadagnato l’ennesima panchina (gli è stato preferito Kuzmanovic) e quando è entrato non è riuscito ad avere l’impatto giusto sulla gara: molti falli, nervosismo evidente e, quando cerca di realizzare un’entrata decisa per recuperare palla, regala la sfera al Celtic, che grazie a quel pallone recuperato ha poi realizzato il 3-3. Momento sfavorevole e anche sfortunato per il croato, il cui secondo problema (oltre a quello mentale) è probabilmente tattico: Mancini non ha ancora capito in che ruolo il numero 10 interista può rendere al meglio. Il tecnico nerazzurro continua a difenderlo, affermando che è giovane e che ha tempo davanti a sé per diventare grande. Ma i fuoriclasse, solitamente, fin da giovanissimi riescono a trovare la propria collocazione in campo (con le dovuti eccezioni, ovviamente).
L’Inter ha bisogno di Kovacic, ma il croato necessita di una nuova destinazione per esplodere in maniera definitiva?