La corsa della Viola verso l’Europa continua, con una vittoria importante sul campo milanese, che la Fiorentina non espugnava dal 2000. Fautore della vittoria Vincenzo Montella, che si è presentato in conferenza stampa per commentare la gara dei suoi. Ecco le parole raccolte da SpazioInter.
OTTIMO STATO DI FORMA DELLA VIOLA
Sono contento di come la squadra sta giocando. La squadra tutto sommato ha meritato la vittoria, anche se per lunghi tratti la gara si è giocata alla pari. Sul finale siamo stati eroici.
VITTORIA IMPORTANTE
Importante perché diamo continuità, la squadra è coinvolta, coesa e convinta.
DIFESA A 4
Ci siamo alternati nell’ultimo periodo. Siamo una squadra che sa cambiare pelle, anche in base alle varie caratteristiche dei nostri giocatori.
INFORTUNI
Sono inevitabili. Sono sempre quasi gli stessi soggetti che hanno problemi. Conto di recuperare Mati e Basanta, spero che anche Tomovic recuperi. Babacar e Savic hanno giocato comunque nonostante i problemi.
SERENTIÀ DELLA SOCIETÀ
La società sa come lavoriamo, ci è stata vicina e i momenti non erano così duri come capitano nel calcio. Il mercato di gennaio ci ha dato una mano. Gli infortuni condizionano ma abbiamo una rosa abbastanza ampia.
BEL GIOCO UNITO AL RISULTATO
Non è una coincidenza. La Juventus di Conte ci ha insengato che è necessario avere tutti le componenti, cosa che sta avvenendo a noi in questo periodo.
GUARIN MEDIANO
Non lo so, non posso dare lezioni a Mancini, che ha più vittorie e panchine di me, non credo comunque che ci abbia agevolato.
TERZO POSTO ED EUROPA LEAGUE
Noi dobbiamo lavorare e pensare una gara alla volta. Ora non c’è tempo per pensare troppo in là tra 20 giorni vedremo.
34 VITTORIE IN TRASFERTA SU 64 PARTITE
Mi piace la personalitaàe convinzione con cui gioca la squadra. C’è soddisfazione nel vedere la crescita della squadra su tutti i campi.
CONSIDERAZIONI SULL’INTER
Difficile parlare degli altri. Quello che vedo è che una squadra che prova sempre a giocare. Vuole arrivare alla vittoria tramite il gioco. Spero non arrivino prima di noi.
Dall’inviato al “Meazza” Antonio Caianiello