Non solo Brozovic: oggi anche Felipe, tramite l’hashtag #AskFelipe, risponde alle domande dei suoi tifosi nel programma di InterChannel, ovvero InterNos.
Cosa dici della situazione del Parma?
“Stanno provando ad uscire da una situazione difficile: tifo per i miei compagni”
Ti piacerebbe essere confermato anche per la prossima stagione all’Inter?
“Spero di riuscire a mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte, dovrò però ritornare ad una buona condizione di forma. Darà tutto quel che ho: al Parma non ero più sereno, nemmeno la mia famiglia. Spero una situazione del genere non capiti più, lì gli stipendi mancano da un anno”
Che tipo di difensore sei?
“Ho ancora tanto da imparare, apprenderò dai miei compagni che hanno caratteristiche molto differenti rispetto alle mie. Mi piace giocare palla al piede: fino a 12 anni ho giocato a calcio a 5, non ad 11”
Qual è il tuo punto di forza?
“Forse che gioco la palla con facilità”
Cosa dici sul tuo arrivo dal Brasile?
“Fu difficile, arrivai ad Udine che avevo 15 anni, poi il clima era molto diverso. Dicevano che le persone erano fredde, ma non era così: mi trovai molto bene, i Pozzo lavorano bene”
Sai giocare anche da terzino
“Si, in passato ho giocato senza problemi anche lì. Spalletti mi faceva giocare nel centrocampo a 5 come esterno alto: voleva arrivassi alla fine del campo almeno due volte, ma poi dovevo difendere”
Il tuo gol più bello?
“Fu al Camp Nou di Barcellona: fu incredibile vedere sul tabellino dei marcatori il mio nome accanto a quello di Ronaldinho”
Sei qui all’Inter da un po’ ormai: cosa ti ha colpito maggiormente?
“Il gruppo: è molto unito. Poi la struttura è molto diversa, magari ti mette un po’ d’ansia. Poi ho conosciuto Javier Zanetti, una bella persona”
Te lo immaginavi così Javier Zanetti?
“Sembra molto serio, ma in realtà non lo è”
Vivi a Milano?
“Si, per una questione di comodità. Mi trovo molto bene. Alcuni dei miei compagni, cioè Handanovic, Obi, Santon li conoscevo già”
Al momento della firma? Cosa hai provato?
“Già mi allenavo qui, ma quando ho firmato stentavo a crederci. Mia moglie mi disse:”Guarda che è tutto vero”, ero emozionatissimo”
Già sei stato vicino all’Inter
“Si, quando ero all’Udinese. Ma la società sparò una cifra folle, quindi non se ne fece nulla”
Credi nella possibilità di rimontare contro il Wolfsburg?
“Sarà dura, ma nel calcio nulla è impossibile. Abbiamo giocatori che possono far male”
Giocatore brasiliano che consiglieresti?
“Non guardo molto il campionato brasiliano, anche i miei amici mi dicono che sono più italiano”
A chi ti ispiravi?
“Sono cresciuto guardando Nesta e Maldini”
L’esperienza?
“E’ importante, anche il sapere le caratteristiche degli avversari che hai di fronte. Sono da molto in Italia, quindi conosco gli avversari e ciò mi facilita. Quando ci sono nuovi mi piace guardare le partite”
Ti senti più italiano o brasiliano?
“Udine è casa mia, tornerò lì quando mi ritirerò. Anche Firenze mi ha colpito molto, ma dal punto di vista calcistico sono stato male”
Qual è la squadra più forte contro cui hai giocato?
“Ce ne sono molte. Per un periodo la Juventus, poi l’Inter, il Milan. In quel periodo c’era gente del calibro di Shevchenko, Trezeguet, Inzaghi, Zalayeta, Balotelli, Ibrahimovic, Crespo, ma anche Cruz che spesso entrava dalla panchina ma era veramente forte. Il più forte penso fosse Ibra”