Ancora tutto fermo. Incagliato. E non si sa ancora di preciso quando e se la situazione si sbloccherà. L’accordo di massima raggiunto poco meno di un mese fa tra il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio e l’agente di Mauro Icardi Abian Morano riguardo il rinnovo del contratto del giocatore con l’Inter non è ancora pronto per essere messo nero su bianco così come sembrava dovesse essere.
La situazione si sta complicando con il tempo che passa, anche se c’è la volontà di sbloccarla al più presto. Il problema è molto semplice con l’entourage di Icardi che vorrebbe che il nuovo contratto, con ingaggio sostanzialmente triplicato rispetto a quello attuale fino ad arrivare ad una cifra intorno ai 3 milioni di euro tra parte fissa e bonus, fosse corrisposto al giocatore fin da subito. Il che vorrebbe dire dare un segnale ai tanti club interessati, stessa formula usata per Mateo Kovacic nei mesi scorsi.
E invece? Ad oggi, dall’Inter non c’è ancora il via libera su questo punto. Perché gli stipendi di Podolski, Shaqiri, Brozovic, Santon, oltre a quello aumentato del croato hanno fatto toccare la quota massima del budget ingaggi nerazzurro da qui a giugno. Sforare è un rischio eccessivo con l’Uefa che controlla attentamente i conti; per questo dalla società è arrivato chiaro il messaggio all’entourage di Icardi nel voler validare il contratto solo dal prossimo luglio e a queste condizioni il rallentamento diventa matematico e soprattutto pericoloso.
Perché il “se non rinnovo, ho altri tre anni di contratto” di Icardi è un chiaro paracadute a una situazione che invece rischia di attirare le attenzioni del mercato, dall’entourage dell’argentino aspettano presto una nuova chiamata da Corso Vittorio Emanuele per capire se si vuole stringere l’accordo sulle basi proposte oppure se non arriverà quella fumata bianca che in tanti davano per scontata solo tre settimane fa.
Sarà probabilmente un bivio determinante, quello del rinnovo, per il futuro nerazzurro di Icardi. Non è la quantità di anni ancora di contratto che conta per la sua permanenza, ma il fatto che Maurito voglia un ingaggio più importante rispetto alla cifra attuale (meno di 1 milione, tra gli stipendi più bassi di tutta la rosa). Non rinnovare sarebbe un campanello che attirerebbe i top club che seguono l’ex attaccante della Sampdoria perché un ingaggio così basso può tranquillamente essere rialzato.
Uurge fare in fretta, perché il mercato è vicino…
Fonte: Goal.com
This post was last modified on 17 Marzo 2015 - 13:02