Mancini in conferenza: “Siamo tutti dispiaciuti per l’eliminazione, ora concentrati per il finale di stagione. Miha come un fratello, l’anno prossimo..”

Undici partite per cercare il riscatto. Questo l’imperativo dell’Inter per il finale di questa stagione anonima ma che deve diventare almeno la base su cui costruire la prossima, magari centrando nonostante tutto la qualificazione europea che al momento sembra proibitiva.

Domani la delicata sfida contro la Sampdoria e alla vigilia del match del Luigi Ferraris, Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa ad Appiano Gentile. Ecco le parole del tecnico nerazzurro:

BISOGNO DI RIALZARSI – “A parte il dispiacere di tutti per l’eliminazione, è chiaro che dopo tutto deve passare e pensare in positivo, ma senza pensare al prossimo anno. Ora dobbiamo considerare le undici partite rimanenti, con 33 punti a disposizione tutto è possibile. L’anno prossimo potremo lottare per il campionato, sicuramente ci saranno nuovi elementi che daranno una mano, ripeto: lotteremo per lo scudetto”.

MIHAJLOVIC – “Gli voglio bene come un fratello e gli auguro il meglio. Un suo futuro al Milan? Sarebbe una grandissima opportunità e sarei contento per lui, è un grande allenatore. Confronto con me? E’ più giovane (ride,ndr), non è una cosa di poco conto. Lavorare con lui in futuro? Potrebbe anche accadere, magari come manager, non voglio allenare fino a 80 anni”. 

OBIETTIVO EUROPA? – “Dovremo assolutamente cercare di raggiungerla. Può portare anche ad altre competizioni e la società farà in modo di allestire una squadra per competere su più fronti”. 

RIMPIANTI PER ERRORI COMMESSI – “Nessuno è infallibile, nel tempo occorre tanto lavoro. Ci sono stati degli errori, ma tutti hanno sempre dato il massimo, anche se purtroppo non siamo riusciti a fare bene in Europa League. Quando ci sono dei cambiamenti occorre del tempo, ma vogliamo finire bene il campionato. Sbagliare è normale, fa parte del lavoro, è una cosa che ci può stare. Nessuno ha la ‘bacchetta magica'”.

SCONFITTA DI GIOVEDI’ – “Non voglio che passi il concetto che la squadra non stia dando il massimo. Purtroppo facciamo degli errori. I miei uomini hanno dato tutto, anche se dopo il pareggio sarebbe servito qualcosa di più. La prestazione non è solo quella tecnica, ma anche quel qualcosa che deve andare oltre, per dare la spinta anche al pubblico”.

PASSATO BLUCERCHIATO – “Nessuno può dimenticare quegli anni, ho giocato con tantissime persone importanti per me. Ripeto, sono stati anni straordinari, il cuore però è un’altra cosa. Anche l’Inter è un pezzo della mia vita ma sarà un piacere tornare a Genova. Ferrero? Non lo conosco molto bene, mi sembra molto simpatico”.

RISORSE PER IL FUTURO – “Fare questo lavoro all’Inter è molto stimolante, credo che il club troverà risorse per fare una squadra competitiva. Sono tanti anni che la classifica non è quella solita, non è questo il dna dell’Inter. Con giocatori di esperienza tutti miglioreranno”.

THOHIR – “Il presidente era molto dispiaciuto dopo la partita, ma pensa positivo. Vuole centrare l’Europa League, come tutti noi, ed è molto vicino a noi, nonostante sia lontano. Tiene il nostro morale molto alto, anche lui pensa che dobbiamo arrivare all’Europa per preparare la prossima stagione al meglio”.

SITUAZIONE SINGOLI – “Abbiamo deciso di non mandare Nagatomo in nazionale, dopo aver parlato con il commissario tecnico. Tanti giorni di viaggio non sarebbero stati utili, rimarrà qui, per fortuna il ct è stato molto comprensivo. Non è ancora pronto, tornerà dopo la sosta. Yuto ci è mancato, ha caratteristiche differenti rispetto agli altri terzini. Kovacic sta bene, ha preso solo un colpo, nulla di preoccupante. Shaqiri per domani potrebbe essere un’opzione, assolutamente. Ieri si è allenato e ci sono possibilità di vederlo in campo”.

 

 

 

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