Palacio sapeva che la sua stagione sarebbe stata difficile quando, dopo l’infortunio pre-mondiale con l’Argentina, il Mondiale giocato in emergenza per il problema all’articolazione della caviglia e la finale persa, si ritrovò al ritiro nerazzurro con una caviglia grande come un melone e tanto tempo davanti per rimettersi in forma.
Ha saltato le prime partite ufficiali della stagione, ha giocato scampoli di gara ad inizio campionato e non è stato affatto brillante nelle prime uscite da titolare, come con l’Atalanta, match nel quale sciupò anche un calcio di rigore. Soltanto nella sfida contro la Lazio prima della sosta natalizia, pareggiata in rimonta, arrivò la prima sospirata marcatura stagionale. Un sollievo che si è poi perpetuato ed esteso con l’anno nuovo. Il 2015 ha sancito, se non la rinascita nerazzurra, almeno quella del Trenza, arrivato a 9 goal stagionali, 8 negli ultimi due mesi abbondanti.
Risultati importanti che sono nati dalla consapevolezza, nata in quella visita ad Amsterdam dal professor Van Diik, di non doversi operare, ma di continuare solamente con le terapie conservative che ora gli consentono di giocare senza più dolore e con maggior libertà. Ora il futuro più imminente lo vedo protagonista nella prossima sfida contro il Parma, squadra alla quale ha già segnato 9 reti nella sua carriera italiana come ricorda La Gazzetta dello Sport. Dovrà far coppia con Podolski vista la squalifica di Icardi e il suo compito dovrà anche essere quello di assistere il tedesco, alla disperata ricerca della prima firma italiana.
Un finale di stagione e il campionato prossimo per meritare un nuovo rinnovo di contratto, ritoccato per l’ultima volta fino al 2016. Se i segnali dovessero essere ancora confortanti, la permanenza dell’argentino potrebbe essere ancor più duratura.
This post was last modified on 30 Marzo 2015 - 10:15