Come riporta La Gazzetta dello Sport la vittoria di Verona conquistata ieri sera è servita soprattutto agli uomini che al club, visto che l’Inter, come anche il Verona, ormai hanno da chiedere ben poco a questa stagione. Questa vittoria però fornisce una boccata d’ossigeno a Mancini e ai suoi uomini, che arriveranno più sereni e senza lavori forzati al derby di domenica.
I MOTIVI Il successo è stato conquistato con un gol contestato a inizio gara e soprattutto con la precisione del tandem offensivo Palacio-Icardi, gli unici a tirare e a farsi gli assist a vicenda. Menzione speciale per Handanovic, che para il sesto rigore su sette quest’anno, il secondo di fila a Toni. Nonostante il sonoro 3-0 l’Inter, dopo un’ora di gioco e aggressività come al solito si abbassa, e con nuovi innesti gialloblu Greco e Saviola, il Verona acquisisce maggiore agilità e conquista un rigore generoso. L’Hellas si incattivisce al minuto 11 per il torto subito ma nei seguenti 79 minuti non riesce comunque a ribaltare il risultato.
FAIR PLAY ALL’ITALIANA Il primo gol nerazzurro sarà ben impresso nelle menti dei veronesi, D’Ambrosio corre sulla sua fascia “travolgendo” Tachtsidis, Moras è il primo ad alzare la mano per far fermare il gioco, facendo così segnare Icardi. Proteste, accerchiamenti e insulti, ma il gioco si ferma solo con il fischio dell’arbitro, che deve essere capace di intervenire se l’infortunio è serio o è una furbizia. Tachtsidis infatti si rialza e gioca tutta la partita, anche se male.
CONSEGUENZE L’Inter arriverà al derby senza Guarin e Brozovic, ammoniti e squalificati. Anche se Palacio ha colpito il 16° palo nerazzurro della stagione il terzo gol si tratta di un’autorete di Moras. Nelle ultime sette gare l’Inter aveva sempre preso gol, mentre in questa, grazie ad Handanovic ne è uscita indenne ed arriverà contro il Milan più serenamente.
This post was last modified on 12 Aprile 2015 - 09:09