Medel e De Jong: due guerrieri alle prese col derby

Gary Medel e Nigel De Jong: stessa posizione in campo, stesso modo di interpretarla, stessa partita, ma maglia diversa. La loro sfida personale sarà una delle tante chiavi di lettura del derby di domenica sera: spesso criticati per non essere dei registi di alto livello, sono però sempre fra i migliori in campo nelle rispettive squadre. Mancini e Inzaghi li considerano imprescindibili nei loro sistemi di gioco, equilibratori essenziali per permettere ai compagni più offensivi di scatenarsi e proteggere delle difese facilmente vulnerabili.

Il cileno sarà all’esordio nella stracittadina, essendo stato squalificato per il match di andata, mentre De Jong può addirittura vantarsi di aver deciso un derby, quello giocato sul finire dello scorso campionato con Seedorf in panchina, l’ultimo a non concludersi in pareggio.

La Gazzetta dello Sport ha riportato dei dati interessanti sulle prestazioni dei due mediani. Da questi ultimi si evince come il giocatore dell’Inter si distingui maggiormente per aggressività, sia nel bene che nel male. Il cileno commette più falli (35 vs 20), ma compensa ciò con un maggior numero di contrasti vinti (46 contro 39) e di palle recuperate (216 contro 156). Vero che De Jong ha saltato qualche partita in più per infortunio, ma il vantaggio di Medel in ogni campo sembra essere abbastanza consistente.

Una fonte preziosa per capire il modo di giocare delle due squadre è anche il numero dei palloni rispettivamente giocati in maniera pulita e positiva. Medel ne ha totalizzati 1923, una media di quasi 69 passaggi a partita, un’enormità per un giocatore del suo ruolo e delle sue caratteristiche. De Jong si attiene a un numero molto più basso, 1121, anche se è sempre sopra la media dei propri pari-ruolo. La discrepanza può spiegarsi col fatto che l’Inter di Mancini è molto più propensa ad imporre il proprio gioco, anche se a volte ciò sfocia in un possesso palla abbastanza lento e quasi sterile. Inzaghi cerca invece molto di più l’arma della profondità e del contropiede, tenendo meno palla con i propri centrocampisti.

De Jong ha invece il vantaggio di essere più prolifico in zona goal. Oltre alla già citata rete decisiva nel derby dello scorso anno, vanta anche 4 realizzazioni nel corso di questa stagione, 3 in campionato più un’altra in Coppa Italia, suo record da nove anni a questa parte. Un derby si presenta come l’occasione migliore per battere il proprio record assoluto. Lo stesso potrebbe però dire Gary Medel, il cileno è alla ricerca della prima gioia nerazzurra e non è detto che, aspettando Icardi, Shaqiri o Kovacic, non tocchi a lui decidere il match più sentito dell’anno.

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