Sarà un derby all’insegna dell’Expo quello di domani sera e La Gazzetta dello Sport coglie l’occasione per un fornire un quadro d’insieme della stracittadina immaginando il menù calcistico che scenderà in campo.
Il piatto forte come da recente tradizione nerazzurra sarà l’asado, composto dal “padiglione argentino” composto da Icardi e Palacio, il primo è il cannoniere dell’Inter, il secondo coniuga il gusto per l’assist con quello delle occasioni create e la statistica parla di 43 tentativi, non sarà un padiglione affollato come nei tempi d’oro di Zanetti, Cambiasso, Samuel e Milito ma resta quello più importante.
Senza un padiglione olandese che invece corrisponde al Milan con De Jong e Van Ginkel per l’Inter c’è la presenza dei brasiliani, La Gazzetta dello Sport parla di feijoada, la fagiolata, raccontando che non saranno i tempi di Ronaldo e che la colonia verdeoro composta da Jonathan, Dodò, Felipe, Juan Jesus ed Hernanes tutti insieme non fanno il Fenomeno. Nel derby giocheranno Juan Jesus ed il Profeta che ancora non hanno lasciato il segno nella sfida.
Altro padiglione interista è quello slavo, in contrapposizione allo spagnolo presentato dal Milan con Suso e Diego Lopez, l’Inter risponde con il gulash schierando Handanovic (sloveno), Vidic e Kuzmanovic (serbi), Brozovic e Kovacic (croati) ma di tutti questi solo Handanovic e Vidic giocheranno domani, il primo è il pararigori e questa stagione ne ha disinnescati 8, il secondo è il lontano parente del difensore ammirato con la maglia del Manchester United.
Con buona pace di un derby che nel passato parlava di Mazzola e Rivera, Corso e Prati, Bergomi e Baresi il padiglione italiano presenta 6 giocatori, D’Ambrosio e Ranocchia nell’Inter, Antonelli, Abate, Poli e Bonaventura nel Milan, non certo paragonabili ai nomi fatti per il passato.
Chiude una novità nerazzurra, padiglione Costa D’Avorio con il kedjenou, a base di pollo e verdure, che nell’Inter risponde al debutto del diciottenne Gnoukouri, novità che in clima derby può esaltare questo Expo calcistico.
Inutile mentire sul fatto che in passato il derby abbia offerto menù più appetibili e di maggior qualità, ma al momento non ci sono alternative: assaggiamo questa minestra (inteso come derby) e vediamo chi avrà più gusto.
This post was last modified on 18 Aprile 2015 - 09:02