37, dicasi 37, reti subite in 31 partite di campionato fin qui disputate.
Quel che, però, più preoccupava della retroguardia nerazzurra, oltre che una media di 1,2 reti subite a partita, era la leggerezza e la confusione dei suoi interpreti.
Il caprio espiatorio è stato per molto tempo il capitano più fischiato della storia nerazzurra, quel Ranocchia osteggiato e maltrattato dal pubblico, che sembrava non venire a capo del suo ruolo e dell’intera retroguardia.
La coppia di centrali promossa titolare prima da Mazzarri, successivamente da Mancini, Ranocchia-Juan Jesus sembrava sempre sull’orlo di una crisi di nervi e non dava sicurezza e stabilità a tutta la squadra.
Ora, da ben due partite, l’Inter non subisce reti e non solo, offre prestazioni convincenti fornendo ben poche possibilità alle bocche da fuoco avversarie.
Non capitava dal lontano ottobre 2014, quando contro il Cesena e la Sampdoria il muro nerazzurro reggesse l’urto e non subisse gol.
Qui sta forse l’errore più grossolano di Mancini. Perché non ci si è pensato prima?
Poco importa, l’importante è che la retroguardia abbia trovare equilibro, serenità ed un leader che compatti il reparto. I nomi altisonanti, i rinforzi ed il salto di qualità, ci sarà tempo perché avvengano.
This post was last modified on 20 Aprile 2015 - 15:53 15:53