L’Inter deve necessariamente cercare rinforzi per la prossima stagione e la dirigenza nerazzurra si sta già muovendo per blindare alcuni talenti ed accontentare il coach.
Nel mirino c’è Yaya Touré, pupillo di Mancini ai tempi del Manchester City ed al centro delle polemiche di mercato ormai da mesi. Il centrocampista tanto desiderato dal tecnico jesino non aveva mai rilasciato alcuna intervista a riguardo, lasciando aperto ogni scenario sul suo possibile futuro. Oggi finalmente ha rotto gli indugi e, ai microfoni di Footmercato, ha così parlato: “Ho l’obbligo nei confronti dei tifosi del City di combattere fino a quando la mia storia qui non sarà finita, lo devo a me ed al mio continente. Quando ho iniziato a giocare a calcio, ho realizzato un sogno di un ragazzino ma sono andato al di là delle mie aspettative. Oggi io porto il sogno di migliaia di ragazzini. Io rappresento il mio continente, l’Africa, e questo non ha prezzo”.
Parole scelte, mirate, a cui si aggiunge la precisa dichiarazione di non badare allo stipendio: “Nessun ingaggio mi farà stare in un club se sento che il mio posto non è più quello o che non c’è più alcuna sfida per me, lo troverei ingiusto. Arriva un punto in cui non ci si ferma sulle cifre, si va oltre tutto questo. Le mie decisioni non sono interessati da un possibile cambio di allenatore, ma piuttosto per la sfida che mi chiede di incontrare. Ma la stampa britannica sembra più interessato a numeri che allo sport stesso”.
Una speranza in più per l’Inter, dunque, dati i problemi finanziari del club di Milano, che non potrebbe fronteggiare un ingaggio di lusso per l’ivoriano. A questo spiraglio, poi, si aggiunge il legame che unisce il giocatore al tecnico nerazzurro, sebbene sul futuro non ci sia ancora alcuna certezza: “Per il futuro, non so più di te, perché vado sempre dove potranno offrirmi nuove sfide. Questa è la mia vera natura. Le mie decisioni dipenderanno dalle sfide sportive che mi verranno proposte. Mancini è un mentore per me, non è un segreto per nessuno che ho vissuto al meglio le stagioni in cui lui era l’allenatore”.
Qualche parola, infine, per il PSG, un’altra corteggiatrice del centrocampista, il quale commenta: “In passato ho già espresso il mio parere sul Paris Saint-Germain. E’ un grande club, non ha finito di crescere. Ogni grande giocatore può trovare il suo posto, l’equilibrio, e dare un contributo al PSG.”
Porte aperte sia per l’Inter che per il PSG e addio al City non impossibile. Ausilio e company dovranno giocare bene le loro carte: con l’aiuto di Mancini, poi, l’ivoriano potrebbe essere più vicino del previsto.
This post was last modified on 21 Aprile 2015 - 15:54