Finalmente in casa Inter si stava respirando un’aria di fiducia e ottimismo nei confronti di un finale di stagione che si stava a sorpresa rivelando più emozionante del previsto per una corsa all’Europa League che comunque resta intrigante per il numero di squadre in gioco.
Ennesima giornata potenzialmente favorevole con le sconfitte delle genovesi contro Juve e Roma e la possibilità di agganciare proprio la Sampdoria al 6° posto (vista la vittoria facile della Fiorentina contro il quasi retrocesso Cesena) battendo un Chievo salvo ma in ottima forma perchè reduce da una sconfitta nelle ultime 9 partite.
L’atteggiamento è stato giusto fin da subito con la volontà di schiacciare gli avversari nella propria metà campo ma fin dai primi minuti è stato ben chiaro il canovaccio tattico dei clivensi: catenaccio e contropiede. In questo modo diventa non semplice scardinare delle linee compatte e attente come quelle gialloblu e il primo tempo dell’Inter si ferma al palo di Icardi e a un buon tiro a giro di Guarin.
Nella ripresa al posto di aumentare i giri del motore l’Inter entra in campo quasi stanca e il Chievo sale in cattedra con delle ripartenze spesso pericolose ma che vengono in qualche modo chiuse dalla difesa nerazzurra o dal solito Handanovic. Anche l’ingresso di giocatori di qualità come Podolski, Shaqiri e Kovacic non porta a molto più di un paio di conclusioni neanche pericolose.
Quella di oggi è stata la tipica partita che magari sbloccandosi si può vincere in maniera agevole ma che se si innesta sul binario del pareggio a reti inviolate diventa dura da portare a casa. Solo Palacio sul fronte offensivo riesce a fare quei movimenti che avrebbero potuto mettere in difficoltà la difesa di Maran ma il solo Trenza non è bastato a creare occasioni da gol concrete e allora nessuno stupore se sia andato più vicino al gol il Chievo con la traversa di Biraghi e le chance per Palcoschi piuttosto che i nerazzurri.
Sono ancora una volta due punti persi nella corsa all’Europa anche se l’obiettivo resta alla portata nonostante un calendario non agevole che fin dal prossimo turno vedrà la difficile sfida all’Olimpico contro una Lazio in leggero calo ma in piena corso per il secondo posto.
Occorre mettersi subito di nuovo a lavoro per non gettare alle ortiche questo finale di stagione che deve almeno rendere onore ai colori che questi giocatori indossano ogni settimana e ai tifosi che continuano a seguirli e incitarli nonostante le difficoltà.