L’Inter, ancora oggi, è un cantiere aperto ma, come riporta la Gazzetta dello Sport, un punto fermo inizia ad intravedersi, sia nel modulo che negli uomini.
Se le cose non vanno tanto bene dal 4-3-1-2 iniziale Mancini passa al suo preferito 4-2-3-1 e soprattutto inserisce il suo uomo chiave: Lucas Podolski.
In queste ultime tre partite i punti fruttati da questo cambio tattico sono 9.
Con la Roma a San Siro il tecnico di Jesi cambia modulo al 35’del secondo tempo e in un estremo forcing finale lascia davanti alla difesa Hernanes e Kovacic, con Podolski-Shaqiri-Palacio dietro all’unica punta Icardi, finale 2-1.
Con la Lazio la cabala, o l’intuizione, si ripete, al 46′ entra Prinz Poldi a guardia della difesa rimangono Medel e kovacic e davanti a loro operano Hernanes-Palacio e Podolski dietro al solito Maurito Icardi, il risultato è noto.
Le prime avvisaglie che questo modulo portasse i suoi frutti si erano già avute in tempi non sospetti.
Il 6 gennaio si giocò Juventus-Inter ed i nerazzurri, sempre con il solito cambio tattico, rimontarono un gol ed andarono vicini alla vittoria in più di un’occasione.
Insomma il cambio tattico funziona, i calciatori anche, ma l’uomo chiave fra poco più di un mese, torna a Londra, starà a Mancini trovare un valido sostituto.