Gds – Per l’Inter un lungo valzer di nomi

Ausilio ha una rosa con tantissimi petali, nella quale ognuno corrisponde ad un giocatore interessante e che farebbe al caso di Mancini per il rilancio della squadra. A centrocampo soprattutto c’è l’imbarazzo della scelta per decidere su quale petalo fiondarsi con convinzione, mettendo davanti a tutto l’aspetto tecnico-tattico, senza però trascurare quello economico e finanziario. Kondogbia rimane il sogno più grande, ma i nerazzurri sono pronti a cautelarsi in caso di fallimento della trattativa: allontanato Nainggolan, le opzioni sono altre e molto variegate. M’Bia, a fine contratto, fa aspettare il Trabzonspor per la speranza di ricevere una chiamata da Milano, Kranevitter è il giovane del Sudamerica sempre più vicino, Motta e Melo sono piste molto percorribili data l’esperienza dei giocatori e i probabili prezzi di saldo, mentre Lucas Leiva e Allan sono sempre apprezzati, ma più difficili da raggiungere vista la folta concorrenza e le richieste dei club di appartenenza. Soprattutto sul brasiliano dell’Udinese, verso cui l’Inter si è mossa per prima, potrebbero catapultarsi a breve Juventus e Napoli. L’Inter deve cercare di tenere in piedi più piste, ma attenzione, perché tenere il piede in più scarpe contemporaneamente potrebbe anche rivelarsi controproducente.

In difesa nemmeno le soluzioni sono di facile esecuzione: anche qui serve un nome importante, in grado di spostare gli equilibri e di alleggerire ulteriormente il portafoglio di Thohir. Le piste più calde rimangono sempre quelle legate a Benatia e Abdennour, ma se per il primo i bavaresi non hanno aperto finora molti spiragli, anche per il secondo i margini di trattativa non sono estesissimi. Il costo si aggira infatti sui 20 milioni e sarà difficile far cambiare idea al Monaco, considerando come lo stopper sia ormai sui taccuini di mezza Europa.

 

 

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