Editoriale- La pantera ha ruggito (e i vassalli si muovono)

La Panthera onca, meglio conosciuta semplicemente come Pantera Nera, è il grande felino tipico dell’Indonesia.
E’ un animale schivo, silente, non fa parlare molto di sé e non gli piacciono uomini e telecamere, ma è veloce, spietato e letale, il 50% dei suoi attacchi va a buon fine.

Erick Thohir è un ricco uomo d’affari indonesiano, mite, abbastanza schivo, freddo e lontano, ma ha un obiettivo, rendere grande il “suo territorio nerazzurro” e per chiarire chi è il felino più grande nella selva milanese serviva un ruggito, una zampata, uno scatto per fugare ogni dubbio. Lui, attendista e lungimirante, ha subito attacchi da più parti, da Ferrero a Berlusconi, senza farsi prendere dalla foga e senza far mosse azzardate, fino all’attacco senza esitazione: il signor Geoffrey Kondogbia, classe 1993, 189 cm e 82 kg è dell’Inter.

Ora, la pantera Thohir, aiutato da Ausilio e Fassone, sembra non volersi fermare, sembra averci preso gusto, perchè l’appetito vien mangiando, perchè per vincere i derby (e non solo), ci vogliono pochi slogan, zero chiacchere e molti fatti e quindi sotto con la ricerca di una/due prede per l’attacco ed un terzino.

I tifosi sono stati finalmente stupiti positivamente, quasi increduli di fronte al decisionismo ed alla caparbietà della dirigenza nerazzurra. Sembra davvero che le idee in Corso Vittorio Emanuele siano finalmente chiare e  sembra che la Pantera voglia mantenere le promesse.

Non è ancora il momento di cantar vittoria, altre sfide attendono il presidente e tutta l’Inter, la rosa è ancora tutta da ricostruire, ma la prima mossa è stata da applausi.

Naturalmente una delle sfide da vincere sarebbe quella contro la prostituzione intellettuale, ma qui si va nel campo dell’impossibile.

Già, perchè dopo la classica scena de “La volpe e l’uva”, interpretata magistralmente da Adriano Galliani, i vassalli, di un feudo e di un impero (mediatico) enorme, già pronti a cantar le lodi di un roboante acquisto del loro presidente, sono corsi a scrivere fandonie e sterili polemiche sull’elegante (e forte) acquisto dei nerazzurri: “Pagato troppo…”, “Non è certo Pogba…”, “Non vale quei soldi…”, “Mancini saprà scegliere la posizione giusta?…”.

Dopo l’acquisto (quasi) fatto, niente di meno che di Jackson Martinez, dopo il ritorno (quasi) fatto di Zlatan Ibrahimovic, l’unico modo è offuscare un altro derby perso, a vantaggio di un presidente con ben poche velleità di apparire e far parlar di sé.

No Thohir, non hai preso Pogba, ma “non ragioniam di lor, ma guarda e passa…”.

I tifosi sognano e questa volta, forse, con i piedi per terra.

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