La Gazzetta dello Sport analizza l’attuale roster dell’Inter e fa chiarezza su quelli che saranno gli ultimi vuoti da riempire nello scacchiere tenuto a mente da Mancini. Il tecnico vuole gente duttile, come ribadito ieri in conferenza, che sappia giocare su più ruoli e moduli, alternando le posizioni in campo da un ipotetico 4-3-3 di partenza sino a un più offensivo 4-3-2-1 o a un più accorto 4-3-1-2. Dunque?
Dunque Jovetic può essere una buona pista per l’attacco, soprattutto se la questione Salah dovesse protrarsi ancora a lungo. Il montenegrino ha già un accordo per un quadriennale a 3 milioni annui e attende l’accordo tra i due club. Esterno o seconda punta, non è stato però oggetto dello scalo di Thohir a Londra che da Giacarta lo ha portato ieri a Milano. Non è però detto che, grazie alla presenza del presidente, la trattativa non possa prendere una svolta a giorni. Con l’ex viola e probabilmente Perisic dall’altro lato, ecco che il magico puzzle dell’attacco andrebbe a comporsi nella sua interezza. A centrocampo manca l’aggiunta non troppo dispendiosa che vede Suarez sempre in vantaggio su un Melo in eterna rincorsa dietro altri giocatori. Il brasiliano è in scadenza tra un anno e la dirigenza non intende dunque svenarsi, mentre Suarez potrebbe esser fatto un piccolo sforzo, anche perché il giocatore è propenso al trasferimento ma l’Atletico non si sposta dalle sue richieste di 12 0 10 milioni. La questione relativa al terzino è spinosa perché Mancini ha ancora a disposizione i vari D’Ambrosio, Dodò, Nagatomo e Santon, per ora tutti in rosa e nessuno in procinto di essere venduto. Per questo l’affare Zukanovic non è stato ancora condotto in porto, anche per le richieste forse troppo esose del Chievo, maggiormente accontentato dalla Sampdoria.
Tanti possibili nuovi giocatori a settembre potranno impiegare del tempo a trovare gli automatismi, ma la settimana libera senza coppe e con tanti allenamenti e lavoro a disposizione renderanno più agevole e veloce il compito al coach jesino e ai suoi desideri tricolori.