Dopo la roboante presentazione in seguito al suo acquisto, ieri c’è stata la prima conferenza stampa di Kondogbia come giocatore nerazzurro. La Gazzetta dello Sport, presente all’evento, ha racchiuso alcuni dei momenti salienti del discorso del francese, che si è detto entusiasta della possibilità di poter lavorare con Mancini, il quale ha pesato molto sulla scelta di vestire nerazzurro.
PRONUNCIA: “Niente accento finale alla francese, ma va sull’ultima “o” “. Si sono già sbagliati in molti.
PARAGONI: “Per me è un onore essere accostato a giocatori come Vieira e Yaya Touré, soprattutto perché l’ivoriano è il mio modello” Ambizioso, peraltro deve ringraziare proprio Yaya di essere all’Inter.
RIFIUTI E CONVINCIMENTI: “Vorrei smentire chi ha detto che avevo dato il mio sì al Milan. Nessun club è arrivato ai livelli dell’Inter, ho parlato con Mancini al telefono di tante cose e mi ha convinto della bontà del progetto. Se un allenatore come lui ti chiama, non si può dire di no. L’Inter è una grande squadra ed è la tappa giusta per questo periodo della mia carriera”.
NUMERO DI MAGLIA, POSIZIONE E CARATTERISTICHE: “Ho scelto il 7 perché mio figlio è nato il 7 giugno e mia madre il 7 novembre. Non ho una posizione preferita, la mia caratteristica migliore è la potenza e so di dover migliorare in fase difensiva”.
RIVALITA’ E OBIETTIVI: “Con la Juventus forse meritavamo il passaggio del turno, ma sono molto amico di Pogba e sarà bello affrontarsi in una sfida italiana di così alto livello. So dire la parola “scudetto” e credo che abbiamo tutte le carte in regola per vincere”. Nulla da dire, con le parole è bravo quasi quanto i piedi. Ora la parola spetta al campo.