SOLO 20 SECONDI Movimenti, scivolamenti, ci si sposta verso la palla ma tenendo le distanze. Nessuna roba impossibile, ma cose che vanno fatte. Perché la conduzione del gioco va fatta a schizzi: la velocità porta imprevedibilità. Una delle più gettonate prove tecniche del far gol, è quella dei 20”. Mancini da una parte del campo tiene il cronometro e dall’altra ci sono i verdi formati dai tre centrocampisti e dai tre attaccanti che cercano di perforare la difesa a quattro. Hanno venti secondi di tempo per tirare in porta e segnare, è un modo per sveltire quelli dell’attacco e per stimolare la difesa a prolungare il più possibile l’inefficacia della fase offensiva. Se al 20° secondo niente è stato fatto, lo jesino fischia, azione finita.
LAVORO SULLA DIFESA Altro tormentone, il posizionamento della difesa: proprio l’altro ieri Mancini ha fermato il gioco e spiegato, rispiegato quando i due centrali erano Ranocchia e Juan Jesus. Troppi i 48 gol presi l’anno scorso. Difesa schierata a 4 e con di fronte Mancini al centro, Sylvinho a sinistra e Salsano a destra. Mancini smista sugli esterni e la difesa si posiziona, scivola verso il settore del pallone e l’esterno crossa. Se sbagli a muoverti, gioco fermo, spiegazione e replay. Non si perdona nulla.