La rosea odierna riporta le parole di Fredy Guarin intervenuto sui suoi infortuni, i nuovi acquisti e la possibilità di diventare capitano. Ecco la prima parte dell’intervista:
Nel derby l’abbiamo vista caricare il destro da fuori, poi preferire allargare il gioco. Ha ripensato a quel bolide sul palo contro la Lazio che a maggio le è costato uno stiramento alla gamba destra? «Non più di tanto. Però è vero che nel ritiro di Riscone avevo avuto una piccola ricaduta, quindi meglio non forzare».
Per quell’infortunio ha dovuto saltare la Copa America.
«E mi è costato tantissimo. Sarebbe stato fondamentale condividere quell’esperienza con la Colombia. Soprattutto visto che le cose non sono andate bene».
Sia in Cile che col Bayern ha fatto un figurone Murillo.
«Una sorpresa per gli altri, non per me. Io ho visto il Jeison che conosco. Aggressivo, veloce, d’aiuto anche in fase d’avvio della manovra. Ha solo 24 anni, ma è un leader naturale».
Un giudizio sugli altri nuovi?
«Montoya viene dal Barcellona. Miranda è un top, ci darà esperienza e mentalità vincente. Che si esprime ogni giorno in allenamento, non solo in partita. Kondogbia è giovane, ha vinto poco ma ha una fame pazzesca e sa bene cosa voglia dire indossare una maglia storica come la nostra».
Certo che siete una bella babele di lingue. Questo può rendere più complicata la formazione di un vero gruppo?
«Più della lingua contano i valori. Con il carattere e i fatti si cementa uno spogliatoio. Qui vedo soltanto bravi ragazzi».
Forse fin troppo bravi. Crede che manchi un vero leader?
«No, se le cose girano tutti diventano leader».
Magari lei per primo. Infatti è entrato nella lista dei candidati che qualcuno pensa prenderanno la fascia di Ranocchia.
«Il nostro capitano è Andrea, se lo merita. Se Mancini, che decide, mi consultasse non mi tirerei indietro, ma vorrei essere certo che non ci siano problemi con Nagatomo. Per anzianità, il secondo è lui. Però il problema non credo si porrà».
In tutta la Serie A, quale è sinora il miglior colpo di mercato?
«Jovetic ha già firmato? Ci ho già giocato contro. Ha grande personalità ed è micidiale nell’uno contro uno».
Su quale compagno della vecchia rosa invece punterebbe per la prossima stagione?
«Kovacic. Ha già fatto vedere grandi cose, ma non è ancora esploso. Con attorno la squadra giusta, può diventare un crack. A prescindere dal ruolo in cui sarà impiegato. Il vero Mateo non si è ancora visto».
This post was last modified on 29 Luglio 2015 - 09:41