L’Inter di Mancini appare molto appesantita dai carichi di lavoro della doppia preparazione a Riscone di Brunico, ragione per cui la Gazzetta dello Sport ha deciso di intervistare Ivan Carminati, preparatore atletico fedelissimo a Roberto Mancini. Ecco le sue spiegazioni sul programma di preparazione nerazzurro ancora in atto:
“In Cina non abbiamo perso quanto fatto a Brunico in precedenza, ma abbiamo voluto proseguire lo stesso lavoro in un posto meno caldo e umido. Lì abbiamo lavorato con intensità e ritmo in tempi brevi, qui ritroveremo confidenza con il giusto modo di fare allenamento e la giusta alimentazione. Ormai però bisogna farci l’abitudine, tutti preferiscono sfidare squadre come il Bayern”.
Carminati ha inoltre rassicurato i tifosi nerazzurri, predicendo il momento nel quale la squadra inizierà a trovare il ritmo giusto per affrontare l’inizio di stagione imminente:
“Dopo il Trofeo Tim la squadra sarà al top. Ora stiamo caricando molto e non c’è brillantezza, ma la squadra ha imparato a sopportare tutti i carichi. Ora diminuiamo la quantità, ma aumentiamo l’intensità”.
Qualche parola per spiegare anche la condizione di Jovetic, un po’ in ritardo a livello di forma e soggetto a diversi problemi fisici:
“Gli manca l’intensità di lavoro del gruppo ma è normale, dal momento che al City ha giocato pochissimo in fase di preparazione”
Le ultime battute sono state dedicate alla descrizione del cambiamento dei metodi di preparazione negli ultimi dieci anni:
“Più scientifici e meno atletici. Si studia molto la reazione del corpo allo sforzo”.
This post was last modified on 7 Agosto 2015 - 13:40