Al termine del mercato mancano ancora una decina di giorni: per l’Inter si prospettano ancora colpi in entrata e in uscita, ma difficilmente potrà esserci un investimento pari a quello effettuato per Geoffrey Kondogbia o un ricavo che eguagli o si avvicini ai soldi incassati per Mateo Kovacic.
Le operazioni principali del mercato interista riguardano questi due giocatori, destinati inizialmente a prendere per mano assieme questa squadra, salvo poi passarsi il testimone. Il croato, infatti, scarica sul francese tutta la pressione, le attese e le aspettative che critici, ambiente e tifosi avevano finora riposto in lui. Come se un cartellino valutato quasi 40 milioni non bastasse ad avere costantemente i riflettori puntati addosso, ora l’ex Monaco dovrà sopportare anche il presunto “fardello” dell’eredità di Kovacic, un’eredità potenziale più che di fatto. L’attuale madrileno aveva finora mostrato ottimi sprazzi di talento, ma tutti lo attendevano al varco per il definitivo salto di qualità. Ora, sarà Kondogbia ad avere l’obbligo e la responsabilità di effettuarlo. Ce la farà? E’ in grado? E’ una scommessa che risulterà vincente? L’interrogativo che tormenta e tormenterà i sostenitori nerazzurri riguarderà questa sorta di staffetta: giusto rinunciare al talento balcanico per la forza straripante del francese?
Esce uno, entra l’altro. Questo è stato il drastico cambiamento della zona mediana di Mancini, l’unico, se si esclude le cessione di Kuzmanovic e Obi e il maggior spazio che si ritaglierà Gnoukouri. Forza e strapotenza fisica contro tocco di classe e agilità. Il tecnico vuole fare col francese ciò che gli è perfettamente riuscito con Yaya Touré: trasformarlo in un giocatore universale, senza troppi vincoli di ruolo e posizione.
Daniele Adani, ottimo esperto e grande amico di Mancini, tempo fa disse che avrebbe sacrificato Kovacic per prendere Dybala, due giovani dal grande futuro entrambi, ma con l’argentino in grado di incidere maggiormente su una squadra per il suo ruolo di attaccante e di portare, quindi, molto di più in termini di assist e goal. Avrebbe detto lo stesso di Kondogbia? Liberarsi, a buon prezzo, dell’ex Dinamo per fiondarsi sul francese?
Kovacic doveva essere ceduto prima per avere più tempo da dedicare ad una nuova sensazionale operazione di acquisto? Non sarebbe stata una cattiva idea, ma probabilmente, in cuor loro, i vertici nerazzurri sapevano che il finanziamento delle operazioni finora portate a termine sarebbe arrivato e avrebbe portato il nome di “Mateo Kovacic”.
Il tempo fornirà le giuste risposte, sia sulla cessione che sulla sua sostituzione. Si deve solo aspettare ancora un poco, fino a domenica, per avere le prime e non definitive risposte. Kovacic, Kondogbia o Dybala? Chissà quale sarebbe stato il vero affare. I tifosi incrociano le dita.
This post was last modified on 21 Agosto 2015 - 16:29