“Salutate la capolista“. Un coro diverso, un coro quasi di speranza, intonato timidamente dalla Nord al termine del derby di ieri sera, vinto per 1-0 con rete di Guarin. Un coro che non si sentiva esattamente dal 22 settembre 2010, ultima volta in cui l’Inter è stata da sola in cima alla classifica dopo così poco tempo. Il Milan viene spedito a sei lunghezze dai cugini, la Roma rimane a -2, la Juventus è lontanissima, 8 punti la separano dalla Beneamata. Una minifuga, dopo sole tre giornate, che fa ben sperare, 9 punti in tasca e ancora tanto da dimostrare.
Il derby che ha incoronato l’Inter capolista momentanea ha dimostrato quanto il calcio sia strano e come, finalmente l’Inter sappia soffrire e allo stesso tempo reagire: in uno dei momenti più difficili infatti arriva il gol del Guaro, quando il pressing del Milan era diventato forsennato.
C’è ancora tanto da lavorare ma quello che è certo è che, mettendo da parte per un attimo l’entusiasmo per il primato, quest’anno l’Inter sicuramente ambisce a qualificarsi per la Champions League. Ora vanno attesi i nuovi, Perisic deve continuare ad allenarsi con i compagni, Melo sembra già essersi inserito da grande giocatore, una sorpresa per tutti i tifosi. E Jovetic, per ora al centro dell’attacco nerazzurro, aspettando il ritorno di Icardi che ha solo 60′ nelle gambe.
Mancini può uscire soddisfatto da San Siro; il derby gli ha regalato un’immagine molto forte della sua squadra: un gruppo unito che, a fine partita, si raggruppa sotto la curva e fa il pieno d’entusiasmo. D’altronde è vincere che fa venire voglia di vincere ancora.