Se una rondine non fa primavera, tre vittorie nelle prime tre partite di campionato bastano per rendere l’Inter una candidata per lo scudetto? 9 punti, 4 gol fatti ed uno solo subito ma soprattutto un derby vinto e il primato solitario in classifica che mancava da 5 anni esatti. Bastano questi elementi ai nerazzurri per ergersi a pretendenti per il tricolore? Il dibattito è aperto. L’impronta di provvisorietà assunta dal campionato, con le difficoltà della Juventus e le incertezze di quasi tutte le grandi (Roma esclusa) permette ai tifosi più arditi di pronunciare la fantomatica parola con la “S”. Un’attenta analisi delle carte in tavola, con nuove pedine ancora da incastrare alla perfezione nello scacchiere, un Icardi non al top e soprattutto un’identità di gioco da perfezionare, però, consiglierebbe premura e piedi ben puntati a terra. Razionalità, dunque, ma senza sminuire un avvio di stagione comunque convincente e positivo.
Scudetto o non scudetto, quindi. È questo il quesito amletico che l’Italia calcistica si pone dinanzi all’Inter capolista. La realtà è che troppo poco è il tempo trascorso per sentenziare in maniera più o meno certa ed esporsi con valutazioni azzardate. C’è un dato, però, che può far sorridere i tifosi interisti. Quantomeno quelli non scaramantici.
Spesso nel calcio si mescolano sacro e profano. Scaramanzia, appunto ma anche presagi e… profezie. Come quella che sembra accompagnare l’Inter dagli anni 80, la “Profezia dei 9 anni”.
Almanacco alla mano, infatti, pare che l’Inter riesca a piazzare una vittoria pesante (scudetto o coppa europea) con la precisa cadenza dei 9 anni.
Tutto è cominciato nel 1980, con l’Inter guidata in panchina da Eugenio Bersellini e in attacco da Spillo Altobelli. Una corazzata che il 27 aprile, dopo una gloriosa cavalcata che l’aveva vista in testa sin dalla prima giornata, si aggiudicò lo scudetto con due giornate di anticipo avendo la meglio della Juventus e tornando a vincere il tricolore, indovinate un po’, 9 anni dopo l’ultimo scudetto targato 1971 quando Roberto Boninsegna guidò la Beneamenta con 24 gol e il titolo di capocannoniere.
Una storia che si è ripetuta nel 1998. L’Inter di Ronaldo e di un giovanissimo Zanetti, con Gigi Simoni in panchina, conquistò un’accesa finale di Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio. Esattamente 9 anni dopo, nel 2007, Zlatan Ibrahimovic trascinò di prepotenza la squadra nerazzurra alla vittoria della Serie A, la prima senza i bianconeri ai nastri di partenza in seguito allo scandalo Calciopoli.
Nel 2016 saranno proprio 9 anni da quella data. L’Inter in questa stagione non ha le coppe europee ed è attualmente prima in classifica. Come andrà a finire secondo voi?