Stagione 2001/2002. Il Chievo, squadra di un piccolo quartiere di Verona, si affaccia clamorosamente sul grande palcoscenico della Serie A. Tutti la considerano vittima sacrificale, ma gli uomini allenati dal debuttante Gigi Del Neri danno vita ad un campionato sorprendente, durante il quale si mantengono per lungo in tempo in testa alla classifica. Si presentano a San Siro alla quindicesima giornata per affrontare un’Inter capolista e guidata, finalmente, dalla coppia Vieri-Ronaldo, tenuta fino ad allora forzatamente a riposo per gli infortuni che avevano colpito entrambi. Nella serata in cui si commemora la scomparsa del mitico Avvocato Prisco, il popolo nerazzurro sogna una vittoria per continuare ad essere in testa e per ridimensionare le ambizioni di questa spavalda neopromossa. I meneghini vantavano infatti due punti in più dei clivensi e in palio c’era la lotta per lo scaramantico titolo d’inverno. Uno scontro scudetto in bello stile che, in barba ai pronostici, vede il Chievo vincere per 2 a 1 e continuare a sognare. La coppia Corradi-Marazzina (autori dei gola) si fece preferire a Vieri, autore del momentaneo pareggio, e al brasiliano, che non riuscì invece a superare un Lupatelli con la sua storica e insolita maglia da portiere numero 10.
Storie di un calcio che sembra non esserci più: il Chievo, però, ha l’occasione di far rivivere i fasti di quella storica squadra, capace di sfiorare la qualificazione in Champions, chiudendo quinta in classifica e fermandosi a un solo punto dal Milan. Una vittoria per superare l’Inter come quella volta e poi sognare, stavolta dinanzi il proprio pubblico. L’Inter, invece, stavolta cercherà di rafforzare il suo primato, sperando che il finale di campionato possa essere diverso rispetto a quello di quasi 14 anni fa.
This post was last modified on 19 Settembre 2015 - 15:38