Giovanni Trapattoni, allenatore dell’Inter dei record, ha parlato a TuttoSport a proposito di Mancini e della mini fuga iniziale dell’Inter.
Si aspettava un inizio così convincente dell’Inter?
“Penso che l’Inter non sia una sorpresa, anzi. Ovviamente in pochi pensavamo a una partenza così sprint ma Mancini ha a disposizione una rosa interessante fisicamente ma anche al livello di tecnica. La squadra sta prendendo coscienza dei propri mezzi, sta acquisendo entusiasmo partita dopo partita e può sicuramente migliorare. Certo il nostro campionato è difficile e lungo, ma iniziare così non è proprio facile”.
La dimostrazione sta nei risultati delle rivali.
“La gente spesso fa uno più uno senza andare a fondo nella questione. A inizio stagione le squadre svolgono preparazioni differenti, c’è chi deve preparare le coppe europee, chi tra la fine di agosto e la fine di settembre a lasciato partire i giocatori per le nazionali, chi vuole partire forte o mettere energia nelle gambe. Solitamente un calendario semplice sulla carta può nascondere insidie, perchè le cosiddette piccole a inizio campionato partono bene e possono fare del male anche alle grandi. E’ facile dire che l’Inter oltre al derby ha avuto un calendario facile, ma vincere domenica a Verona contro il Chievo non è stata una passeggiata”.
L’Inter ha ridotto il gap con Roma e Juventus?
“Penso di sì. Questa squadra ha una mentalità vincente e può puntare in alto”.
Fino allo scudetto?
“Perchè no? E poi l’appetito vien mangiando e questa Inter sta costruendo qualcosa di importante. Certo, la Juve tornerà su perchè ha la pelle dura. La Roma gioca bene, anche il Milan non mi dispiace ma poi qualcosa va storto e perdono punti. Comunque la serie A è il campionato più incerto d’Europa, in Spagna, Francia o Germania si sa già chi vincerà il titolo.
Quanti meriti ha Mancini?
“Molti, ma Roberto ha esperienza e non è l’ultimo arrivato o un cretino. E’ un ottimo allenatore e le difficoltà che ha avuto l’anno scorso adesso sono punti di forza. E’ arrivato a stagione in corso a provato i giocatori in quali ruoli rendevano meglio. Si è fatto un’idea e ha chiesto i rinforzi giusti. Mancini non è uno sprovveduto, ha lavorato in Europa e ha ampliato le proprie conoscenze”.
Mancini è bravo a farsi comprare i giocatori?
“Vero, vanno però di sicuro fatti i complimenti alla dirigenza dell’Inter: ha centrato gli obiettivi che si era prefissata e preso giocatori che mancavano”.
C’è qualcuno che la incuriosisce di più?
“Kondogbia e Perisic. Hanno qualità, forza fisica, personalità. Non sono ancora al top ma si vede che fanno la differenza”.
Oggi stanno risplendendo Medel e Melo: la forza fisica dell’Inter è un segreto della mini fuga di Mancini?
“In Italia la fisicità fa differenza. La tecnica serve, e l’Inter ha giocatori in grado di risolvere la partita con una giocata ma soprattutto all’inizio della stagione, quando una squadra deve trovare la quadratura migliore, avere gente di potenza e di forza aiuta”.
Le piace Jovetic?
“E’ un giocatore di qualità internazionale, imprevedibile e spregiudicato. Punta la porta ma sa anche giocare con i compagni. Non solo farà la differenza nell’Inter, ma in tutto il campionato”.