Anche oggi non stati annoverabili tra i migliori in campo Fredy Guarin e Geoffrey Kondogbia, le due mezzali sulle quali Mancini sta insistendo esclusivamente in questa prima partita di stagione. Il colombiano e il francese sembrano fisicamente non al top, ancora imballati e non incisivi nelle due metà campo. In difesa hanno sofferto le ripartenze avversarie, non riuscendo mai a toppare le varie falle che si aprivano in contropiede, mentre in avanti non hanno mai avuto lo spunto per creare qualcosa di concreto, fallendo, tra l’altro, una ghiotta palla goal nel primo tempo. Il francese è stato sostituito anche questa volta, mentre Guarin è rimasto fino alla fine in campo, anche se mai ha dato l’idea di essere in giornata.
Non sarebbe il caso di ricorrere a Brozovic? Non che rappresenti una soluzione certa e inconfutabile, ma forse si potrebbe dare una chance a un giocatore che lo scorso anno si è fatto apprezzare per una buona duttilità. Abile nel cucire il gioco, nell’inserirsi e nel recuperare palla, non farebbe affatto brutta figura nel centrocampo tutto fisico impostato dal tecnico. Non avrà forse il “phisique du role” nel vero senso della parola, ma fa del temperamento una delle sue migliori caratteristiche. Difficile che, con la sosta in mezzo, utile per recuperare energie, possa essere in campo contro la Juventus, ma è una freccia valida nell’arco di Mancini qualora le prestazioni dei due sopraccitati dovessero continuare ad oscillare nell’anonimato e nell’inconcludenza. Cercare di coinvolgere il maggior numero di interpreti possibili deve essere un’esigenza del tecnico, per non correre poi il rischio di trovarli impreparati nel caso in cui la necessità li dovesse portare in campo. Va bene avere delle certezze e gerarchie chiare, ma un’opportunità, come si suol dire, non si nega a nessuno.