Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica “Parola all’avversario” per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista che si occupa della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.
Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Inter – Juventus e per questo siamo andati ad intervistare Rocco Crea, caporedattore di SpazioJ.
Inter – Juventus è senz’altro una delle partite regine del nostro campionato. Un match che alimenta polemiche e tensioni che spesso e volentieri vanno anche oltre il calcio giocato ma al momento di scendere in campo tutto rimane fuori lo stadio e l’unico risultato è far gioire i tifosi. Oltre alla “solita” rivalità extra-campo che partita si aspetta?
Negli ultimi anni le due squadre hanno mostrato un divario tecnico importante che da un lato ha permesso alla Juventus di tornare con prepotenza sui palcoscenici europei e dall’altro ha visto l’Inter sprofondare sempre più in classifica. Alla luce delle scelte fatte in sede di mercato dalle due dirigenze pensi che la differenza di valori in campo si sia ridotta?
“L’Inter ha sicuramente fatto un buon mercato ed ha ridotto il gap rispetto alla Juve. Ridotto, ma non colmato. La squadra di Allegri rimane ancora superiore nell’organico anche se pure il Milan che ha conteso il primo Scudetto dell’era Conte partiva favorito in quanto campione e, per l’appunto, in quanto superiore negli uomini che componevano la sua rosa. Sarà fondamentale per l’Inter fare gruppo, avvalersi di una spiccata identità e personalità per puntare allo Scudetto e, quindi, colmare il gap con la Juventus“.
Fino ad ora, gli uomini più chiacchierati sono stati Pogba e Kondogbia che almeno in questa stagione non hanno ancora mostrato tutto il loro potenziale. Questa partita è senz’altro un’occasione importante per i due centrocampisti. Chi, secondo lei, ha più possibilità di risultare decisivo?
Quanto la pausa nazionali e l’imminente turno di Champions condizioneranno le scelte di Allegri?
“Poco mi auguro. La Juventus deve risalire la china in campionato, che resta l’obiettivo principale naturalmente. Non può permettersi ulteriori passi falsi compromettendo il suo cammino a causa del turnover, non quello massiccio perlomeno. A destra, fra l’altro, con i forfait di Lichtsteiner e quello recente di Caceres resta ancora in emergenza. Basta ed avanza quest’handicap al momento“.
Probabile che Mancini, considerando anche il fattore casa, adotterà un gioco leggermente più spregiudicato per provare a fare da subito la partita. Come preparerà invece il match Allegri? E’ più probabile un atteggiamento che preveda di lasciare il pallino del gioco ai nerazzurri in attesa di un loro errore o i bianconeri scenderanno in campo col sangue agli occhi già dal 1’?
In questo tipo di partite, pesa di più l’assenza di un giocatore come Tevez o la possibilità di schierarne uno come Jovetic?
“Tevez è stato l’attaccante più forte della Serie A nel suo trascorso bianconero. Non ha solo segnato o fatto segnare, ma ha dato un carattere ed una forza che spesso a questi livelli fanno la differenza più della tecnica e delle capacità. Direi più la sua assenza quindi. Tuttavia Jovetic garantisce estro ed un tasso tecnico maggiore all’attacco nerazzurro rispetto allo scorso anno. Secondo me è importante per questa Inter“.
Ringraziamo Rocco Crea e SpazioJ per la disponibilità.
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