Inter granitica e Implacabile? No, brutta e fortunata. Ora è il Paese del calcio-champagne

Ecco, una domanda sorge spontanea?
E’ sufficiente esser usciti dalle ceneri delle precedenti stagioni e gestioni, aver nuovamente una mentalità che rispecchi il blasone e le ambizioni dei tifosi, essere primi in classifica, aver la miglior difesa, far maturare giocatori del calibro di Kondogbia e Brozovic, esaltare le doti di altri come Jovetic e Ljajic, gestire un capitano di 22 anni e far sentire tutti, ma proprio tutti, parte di un progetto, di una famiglia, di un gruppo?

La risposta sembra esser ovviamente sì, invece nella realtà è il contrario.

Ogni settimana, per non dire ogni giorno, si fomenta una polemica e quando questa viene sistematicamente  smentita, si ricomincia daccapo e se ne alimenta un’altra.
Praticamente tutta la rosa nerazzurra, Mancini in primis, è stata oggetto di critiche più o meno aspre.
Come non ricordare i tantissimi articoli ed interventi su Kondogbia, su Icardi, su Ljajic, su Brozovic, sul modulo più giusto e su quello sbagliato, sulle scelte scellerate di mancini o sui vuoti della presidenza a distanza di Thohir.

Ad oggi, facendo i dovuti scongiuri, tutte queste voci sono state contraddette dai fatti e rispedite al mittente.
Icardi si sta riprendendo e magari a breve tornerà ad essere il Killer dello scorso anno, tutti giocatori si sentono parte integrante della squadra e pronti a sacrificarsi per il bene del risultato e del gruppo, Jovetic splende più che mai, Kondogbia inizia a girare sui suoi standard ed i risultati sembrerebbero dare ragione a Mancini, sempre più leader e condottiero di questa Inter.

La cosa però che fa impazzire di più i tifosi della Beneamata è il fatto che la loro Inter sia, nonostante siano passate 12 giornate e le vittorie per 1-0 siano ben 7, definita “brutta e fortunata” e chi più ne ha più ne metta.
C’è chi sostiene addirittura che il tutto sia frutto del caso e qualcuno tra il serio ed il faceto scrive che “L’Inter ha più c… che anima“.

Nel paese del catenaccio, della tattica, della melina e del contropiede l’1-0 non piace più. La difesa solida e rocciosa con un centrocampo fisico e coriaceo non vale più e si cerca il calcio spettacolo, il Barcellona style ed il tiqui-taca.

Ma la Juve dei record, dei 102 punti, delle 11 (11!!!) vittorie per 1-0 non era una squadra spietata, imperforabile e cinica? Sì ma forse erano altri tempi. Oggi all’epoca del Risorgimento del calcio italico l’Inter è brutta e fortunata.

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