Gary Medel innanzitutto, poi gli altri. E’ questo il ragionamento che fa Mancini prima di ogni partita? Probabilmente no, ma gli indizi che fanno pensare a una soluzione del genere non mancano.
Il Corriere dello Sport odierno ha illustrato come il centrocampista cileno sia stato presente in 46 partite su 51 da quando l’ex City è tornato a sedersi sulla panchina nerazzurra. Non solo le presenze, ma anche le assenze hanno un significato per nulla irrilevante: le 3 dello scorso anno, infatti, furono dovute a motivi di squalifica, mentre le due della stagione corrente sono state frutto del turnover dell’allenatore, che ha fatto riposare il suo “pitbull” prima delle partite contro Roma e Napoli, crocevia fondamentali del percorso interista. Stasera Medel tornerà dopo il riposo contro il Frosinone più carico che mai, pronto a lottare e battagliare su un terreno più che insidioso, per dimostrare ancora a Mancini che quest’Inter, di lui, non può proprio fare a meno. E pensare che un anno fa, quando Mancini fu richiamato a Milano, giornali e media vari scrissero che per Medel non ci sarebbe stato futuro, essendo stato un acquisto fortemente voluto da Mazzarri. Mai nessuna previsione fu meno azzeccata.